Le note in lingua italiana apposte dal Belli alla sua produzione poetica dialettale rappresentano un preciso stratagemma comunicativo vòlto alla dissimulazione e ad amplificare o a rivendicare la propria posizione di cittadino all'interno della borghesia romana. Il saggio di Edoardo Ripari si propone di esaminare il rapporto dialogico e funzionale che si genera tra i due registri linguistici. Il punto nodale, che lo studioso evidenzia nelle note del poeta, si esplica nel tentativo di distacco e repressione dalla 'vis' irradiata dal sonetto stesso che, però, non elimina il contrasto fra una coscienza superiore e il fascino della "subcoscienza culturale 'inferiore' non 'superata'".
La dialettica italiano-romanesco nei sonetti di Giuseppe Giaochino Belli
RIPARI, EDOARDO
2007-01-01
Abstract
Le note in lingua italiana apposte dal Belli alla sua produzione poetica dialettale rappresentano un preciso stratagemma comunicativo vòlto alla dissimulazione e ad amplificare o a rivendicare la propria posizione di cittadino all'interno della borghesia romana. Il saggio di Edoardo Ripari si propone di esaminare il rapporto dialogico e funzionale che si genera tra i due registri linguistici. Il punto nodale, che lo studioso evidenzia nelle note del poeta, si esplica nel tentativo di distacco e repressione dalla 'vis' irradiata dal sonetto stesso che, però, non elimina il contrasto fra una coscienza superiore e il fascino della "subcoscienza culturale 'inferiore' non 'superata'".File | Dimensione | Formato | |
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