Presso la Biblioteca estense Universitaria di Modena si conserva un testimone manoscritto delle Odae adespotae di Giacomo Leopardi, di mano di Antonio Ranieri ma con correzioni autografe dell’autore. La struttura e il contenuto del documento confermano l’intenzione leopardiana, poi abbandonata, di inserire i due testi greco-latini nell’edizione fiorentina dei Canti (1831); al tempo stesso, il testimone permette di formulare ipotesi in relazione agli scopi che Leopardi intendeva raggiungere con la propria iniziativa editoriale.
Un testimone manoscritto per le «Odae adespotae» di Giacomo Leopardi
Marozzi, Gioele
2022-01-01
Abstract
Presso la Biblioteca estense Universitaria di Modena si conserva un testimone manoscritto delle Odae adespotae di Giacomo Leopardi, di mano di Antonio Ranieri ma con correzioni autografe dell’autore. La struttura e il contenuto del documento confermano l’intenzione leopardiana, poi abbandonata, di inserire i due testi greco-latini nell’edizione fiorentina dei Canti (1831); al tempo stesso, il testimone permette di formulare ipotesi in relazione agli scopi che Leopardi intendeva raggiungere con la propria iniziativa editoriale.File in questo prodotto:
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