Il saggio affronta il tema dell'impatto delle tecnologie di intelligenza artificiale e delle metodiche di machine learning sul funzionamento degli organi societari, con particolare riguardo allo svolgimento della funzione amministrativa. Si ipotizza che l'uso dell'intelligenza artificiale possa attenuare gli agency problems e che possa rendere più agevole l'adozione di decisioni amministrative complesse caratterizzate dalla necessità di comporre una pluralità di interessi contrastanti e bisognosi di bilanciamento. Sebbene l'utilità delle nuove tecnologie sia indubitabile nel day by day management e possa risultare funzionale a un alleggerimento degli oneri informativi che incombono sugli amministratori, le questioni relative all'imputazione dell'azione amministrativa e delle sue conseguenze non possono prescindere allo stato attuale dalla dimensione antropocentrica del diritto societario. Inoltre, si segnala come il giudizio di responsabilità sull'operato degli amministratori, con la sua tipica struttura di prognosi postuma, rischia di favorire un appiattimento dei gestori sui consigli algoritmici, tendenzialmente retrospettivi e strutturalmente conservatori. Si conclude nel senso che la diversità intraorganica e la capacità innovativa declinate in senso umanistico rappresentano tuttora un fattore imprescindibile per una buona governance: di conseguenza, il diritto dell'impresa non deve discostarsi dai principi delineati a livello europeo, che disegnano una IA antropocentrica e al servizio dell'uomo e sviluppata in modo tale da non frustrare le capacità innovative e le abilità emotive tipiche dell'essere umano.
Automazione della governance societaria e discrezionalità amministrativa
l. marchegiani
2022-01-01
Abstract
Il saggio affronta il tema dell'impatto delle tecnologie di intelligenza artificiale e delle metodiche di machine learning sul funzionamento degli organi societari, con particolare riguardo allo svolgimento della funzione amministrativa. Si ipotizza che l'uso dell'intelligenza artificiale possa attenuare gli agency problems e che possa rendere più agevole l'adozione di decisioni amministrative complesse caratterizzate dalla necessità di comporre una pluralità di interessi contrastanti e bisognosi di bilanciamento. Sebbene l'utilità delle nuove tecnologie sia indubitabile nel day by day management e possa risultare funzionale a un alleggerimento degli oneri informativi che incombono sugli amministratori, le questioni relative all'imputazione dell'azione amministrativa e delle sue conseguenze non possono prescindere allo stato attuale dalla dimensione antropocentrica del diritto societario. Inoltre, si segnala come il giudizio di responsabilità sull'operato degli amministratori, con la sua tipica struttura di prognosi postuma, rischia di favorire un appiattimento dei gestori sui consigli algoritmici, tendenzialmente retrospettivi e strutturalmente conservatori. Si conclude nel senso che la diversità intraorganica e la capacità innovativa declinate in senso umanistico rappresentano tuttora un fattore imprescindibile per una buona governance: di conseguenza, il diritto dell'impresa non deve discostarsi dai principi delineati a livello europeo, che disegnano una IA antropocentrica e al servizio dell'uomo e sviluppata in modo tale da non frustrare le capacità innovative e le abilità emotive tipiche dell'essere umano.File | Dimensione | Formato | |
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