Il contributo propone l’analisi minuziosa della documentazione pervenuta, seppure in modo frammentario, della chiesa di San Claudio al Chienti al fine di attestarne la tipologia di istituzione e reperirne le relative fonti superstiti. L’indagine sulla documentazione fermana del Liber iurium dell’episcopato e della città di Fermo insieme a quella sulle più antiche pergamene fiastrensi porta a ipotesi certificate sulla plebs e sulla chiesa. Senza alcun appiglio documentario la tradizione che vede in S. Claudio un’abbazia e precisamente il monasterium in Piceni provinciam situm ricordato da S. Gregorio Magno in una lettera del 602 al suddiacono ravennate Giovanni.
San Claudio al Chienti: ministerium, plebs, abbatia? Riscontri nella documentazione più antica dell’abbazia di Chiaravalle di Fiastra
Borri, G.
2021-01-01
Abstract
Il contributo propone l’analisi minuziosa della documentazione pervenuta, seppure in modo frammentario, della chiesa di San Claudio al Chienti al fine di attestarne la tipologia di istituzione e reperirne le relative fonti superstiti. L’indagine sulla documentazione fermana del Liber iurium dell’episcopato e della città di Fermo insieme a quella sulle più antiche pergamene fiastrensi porta a ipotesi certificate sulla plebs e sulla chiesa. Senza alcun appiglio documentario la tradizione che vede in S. Claudio un’abbazia e precisamente il monasterium in Piceni provinciam situm ricordato da S. Gregorio Magno in una lettera del 602 al suddiacono ravennate Giovanni.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Borri_San-Claudio-al-Chienti_2021.pdf
solo utenti autorizzati
Tipologia:
Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza:
DRM non definito
Dimensione
817.6 kB
Formato
Adobe PDF
|
817.6 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.