Il presente elaborato si propone la finalità di dare un quadro esaustivo, sia sotto il profilo normativo che sostanziale, dell’autotrasporto di merci in conto terzi, alla luce degli interventi pubblici, apportati dal legislatore, volti ad incidere, in modo concreto, sull’autonomia contrattuale delle parti per connotare il settore di maggiore tutela della sicurezza stradale. Lo studio rappresenta il frutto di un’analisi di numerose riflessioni dottrinali e di importante giurisprudenza, chiamate a fare chiarezza sugli strumenti istituiti dal legislatore, quali limitazioni dell’autonomia negoziale delle parti: nello specifico, le tariffe a forcella e i costi minimi di esercizio. Viene presentato, in ordine, il quadro evolutivo della situazione normativa, nazionale e comunitaria, dal primo intervento legislativo in materia, la l. n. 1349/1935, al pacchetto comunitario sulla mobilità Ue emanato nel 2020; un quadro analitico dei requisiti richiesti per accedere alla professione di autotrasportatore di merci, fornendo un’opportuna descrizione della procedura di iscrizione all’Albo nazionale degli autotrasportatori di cose per conto terzi e al Registro Elettronico Nazionale, e di seguito, la disciplina concernente il contratto di trasporto, i suoi soggetti, la forma in cui può essere redatto e le modalità di determinazione del corrispettivo. Infine, è fornita una panoramica completa della riforma iniziata ad opera del d. lgs. n. 286/2005, e proseguita con la legge di stabilità del 2015, entrambe fautrici dell’abrogazione dei sistemi limitativi della autonomia contrattuale e della restituzione di quest’ultima, ed introduttrici di nuovi e differenti strumenti che garantiscano al settore una più incisiva tutela della circolazione stradale, ma anche mezzi per evitare fenomeni di abusivismo nel settore, come l’introduzione di un sistema di responsabilità condivisa e incentivi ad usare la forma scritta nella conclusione dei contratti. Ogni strumento introdotto, dalle leggi di riforma, è funzionale a conseguire obiettivi di pubblico interesse e di tutela delle finalità sociali coinvolte nel settore in oggetto, senza mettere in discussione la liberalizzazione del settore, ottenuta, ad oggi, dopo numerosi interventi del legislatore nazionale ed a seguito di continue richieste da parte degli operatori del mercato in oggetto.

L’AUTOTRASPORTO DI COSE PER CONTO TERZI TRA REGOLE DI MERCATO, AUTONOMIA NEGOZIALE E TUTELA DELLA SICUREZZA STRADALE RELATORE

BALDONI Beatrice
2021-01-01

Abstract

Il presente elaborato si propone la finalità di dare un quadro esaustivo, sia sotto il profilo normativo che sostanziale, dell’autotrasporto di merci in conto terzi, alla luce degli interventi pubblici, apportati dal legislatore, volti ad incidere, in modo concreto, sull’autonomia contrattuale delle parti per connotare il settore di maggiore tutela della sicurezza stradale. Lo studio rappresenta il frutto di un’analisi di numerose riflessioni dottrinali e di importante giurisprudenza, chiamate a fare chiarezza sugli strumenti istituiti dal legislatore, quali limitazioni dell’autonomia negoziale delle parti: nello specifico, le tariffe a forcella e i costi minimi di esercizio. Viene presentato, in ordine, il quadro evolutivo della situazione normativa, nazionale e comunitaria, dal primo intervento legislativo in materia, la l. n. 1349/1935, al pacchetto comunitario sulla mobilità Ue emanato nel 2020; un quadro analitico dei requisiti richiesti per accedere alla professione di autotrasportatore di merci, fornendo un’opportuna descrizione della procedura di iscrizione all’Albo nazionale degli autotrasportatori di cose per conto terzi e al Registro Elettronico Nazionale, e di seguito, la disciplina concernente il contratto di trasporto, i suoi soggetti, la forma in cui può essere redatto e le modalità di determinazione del corrispettivo. Infine, è fornita una panoramica completa della riforma iniziata ad opera del d. lgs. n. 286/2005, e proseguita con la legge di stabilità del 2015, entrambe fautrici dell’abrogazione dei sistemi limitativi della autonomia contrattuale e della restituzione di quest’ultima, ed introduttrici di nuovi e differenti strumenti che garantiscano al settore una più incisiva tutela della circolazione stradale, ma anche mezzi per evitare fenomeni di abusivismo nel settore, come l’introduzione di un sistema di responsabilità condivisa e incentivi ad usare la forma scritta nella conclusione dei contratti. Ogni strumento introdotto, dalle leggi di riforma, è funzionale a conseguire obiettivi di pubblico interesse e di tutela delle finalità sociali coinvolte nel settore in oggetto, senza mettere in discussione la liberalizzazione del settore, ottenuta, ad oggi, dopo numerosi interventi del legislatore nazionale ed a seguito di continue richieste da parte degli operatori del mercato in oggetto.
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