In emergenza pandemica da Coronavirus, l’umanità intera è stata chiamata a raccolta affinché ognuno assumesse l’impegno di dare il proprio prezioso contributo al contenimento del contagio per tutelare la salute di tutti. Il tributo pagato da ciascuno è stato elevatissimo in termini economici, sociali e relazionali. Molti hanno pagato con la propria vita. In campo educativo, i LEAD (Legami Educativi A Distanza) e la DAD (Didattica A Distanza) hanno tentato di “ridurre il danno e l’impatto” del distanziamento sociale a carico degli alunni, rispettivamente degli asili nido e della scuola dell’infanzia, i primi; della scuola primaria e secondaria, la seconda. I limiti oggettivi dettati dalla carenza e/o inadeguatezza dei mezzi, degli strumenti e dei materiali a disposizione in casa, o altrimenti reperibili, in tempo di lockdown hanno rappresentato inconfutabili criticità per gli alunni e le loro famiglie, tanto quanto per gli insegnanti. Questi ultimi sono stati, sovente, soggetti ad accuse di pretenziosità sproporzionata rispetto alle reali possibilità contingenti di ciascun allievo. Le famiglie, dal canto loro, hanno dovuto confrontarsi con una “prossimità” abitativa, emotiva e relazionale tra i vari componenti, a cui i tempi lavorativi le avevano disabituate. Il presente contributo intende superare le accuse e le forme di reciproco ostracismo tra sistemi educativo-formativi e famiglie per sottolineare, di contro, l’imprescindibilità di forme inedite di partenariato. Solo la collaborazione tra gli agenti sociali consente di oltrepassare l’isolamento e l’individualismo in favore di una comunità educante alla resilienza, al processo e al divenire, più che al risultato.
DAD e LEAD: nuove forme di partenariato tra sistema educativo-formativo e famiglie
Romanazzi, G.
2020-01-01
Abstract
In emergenza pandemica da Coronavirus, l’umanità intera è stata chiamata a raccolta affinché ognuno assumesse l’impegno di dare il proprio prezioso contributo al contenimento del contagio per tutelare la salute di tutti. Il tributo pagato da ciascuno è stato elevatissimo in termini economici, sociali e relazionali. Molti hanno pagato con la propria vita. In campo educativo, i LEAD (Legami Educativi A Distanza) e la DAD (Didattica A Distanza) hanno tentato di “ridurre il danno e l’impatto” del distanziamento sociale a carico degli alunni, rispettivamente degli asili nido e della scuola dell’infanzia, i primi; della scuola primaria e secondaria, la seconda. I limiti oggettivi dettati dalla carenza e/o inadeguatezza dei mezzi, degli strumenti e dei materiali a disposizione in casa, o altrimenti reperibili, in tempo di lockdown hanno rappresentato inconfutabili criticità per gli alunni e le loro famiglie, tanto quanto per gli insegnanti. Questi ultimi sono stati, sovente, soggetti ad accuse di pretenziosità sproporzionata rispetto alle reali possibilità contingenti di ciascun allievo. Le famiglie, dal canto loro, hanno dovuto confrontarsi con una “prossimità” abitativa, emotiva e relazionale tra i vari componenti, a cui i tempi lavorativi le avevano disabituate. Il presente contributo intende superare le accuse e le forme di reciproco ostracismo tra sistemi educativo-formativi e famiglie per sottolineare, di contro, l’imprescindibilità di forme inedite di partenariato. Solo la collaborazione tra gli agenti sociali consente di oltrepassare l’isolamento e l’individualismo in favore di una comunità educante alla resilienza, al processo e al divenire, più che al risultato.File | Dimensione | Formato | |
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