Il valore degli interessi. I ceti medi nel discorso del Partito Comunista Italiano durante gli anni Settanta

Questo articolo esamina come la «questione dei ceti medi» si sia trasformata nel discorso del Partito comunista italiano durante degli anni settanta. Sotto la guida di Enrico Berlinguer, il partito avviò una nuova riflessione sulla natura dei ceti medi, ridimensionando la specificità dei loro interessi economici e avvalorando l’idea dell’esistenza di una massa di cittadini-produttori da educare ai nuovi valori di uno «sviluppo civile». Fu un passaggio importante nella riformulazione della strategia comunista, condizionata anche da una riflessione sulle «profonde differenze» che avrebbero contraddistinto il conflitto di classe nella città rispetto a quello nella fabbrica. Questa evoluzione del discorso sui ceti medi rappresenta anche un esempio significativo di quei complessi intrecci tra rappresentazioni dei gruppi sociali «intermedi» e formazione di nuovi sistemi di valori che cominciarono a trasformare l’immagine della nazione nel corso degli anni settanta.