The need of the otherness is a recurring element in our uncertain and precarious existence. How to weave meaningful relationships, also from an educational point of view, in times and spaces that increasingly make sense only in the present, subtracting hope from the future? This question is the background of the essay which intends to reflect on the importance of orienting oneself in plural and global contexts, without losing the specificity of each experience. The aim is to outline some pedagogical frameworks to overcome the walls of segregation, erected to protect ephemeral identities, and to promote the conscious growth of dialogical subjects and generative communities. The depth with which we live the present can be the substrate for potential changes and the way to broaden the individual and the community projects. Searching for the interdependencies that connote human existence means taking care of ties, nurturing processes of self-knowledge and co-responsible participation. For these reasons, the educator will have a broad perspective, taking care of the distances, differences and inequalities, in order to develop sustainable community paths.

Il bisogno degli altri è una costante nella nostra esistenza costellata da incer- tezze e precarietà. Come intessere relazioni significative, anche in chiave edu- cativa, a fronte di tempi e spazi che sempre di più assumono valore solo nel presente sottraendo speranza al futuro? Questo interrogativo farà da sfondo al saggio che intende riflettere sulla necessità di orientarsi in contesti plurali e glo- bali, senza trascurare la specificità di ogni luogo esperienziale. L’intento è di delineare alcuni orientamenti pedagogici per superare i muri di segregazione, eretti per proteggere identità effimere, e per promuovere la crescita consapevole di soggetti dialogici e di comunità generative. La profondità del tempo presente può costituire il substrato per declinare potenziali cambiamenti e per ampliare le prospettive progettuali del singolo e della collettività. Andare alla ricerca delle interdipendenze che connotano l’esistere umano significa aver cura dei legami, alimentando processi di conoscenza di sé e di partecipazione corresponsabile. Ecco perché, per favorire logiche comunitarie sostenibili, lo sguardo attento dell’educatore non trascura le distanze, le differenze e le disuguaglianze.

Distanze globali, interdipendenze sociali e prossimità umane: dalla ricerca di relazione alle progettualità condivise

Rosita Deluigi
2020-01-01

Abstract

The need of the otherness is a recurring element in our uncertain and precarious existence. How to weave meaningful relationships, also from an educational point of view, in times and spaces that increasingly make sense only in the present, subtracting hope from the future? This question is the background of the essay which intends to reflect on the importance of orienting oneself in plural and global contexts, without losing the specificity of each experience. The aim is to outline some pedagogical frameworks to overcome the walls of segregation, erected to protect ephemeral identities, and to promote the conscious growth of dialogical subjects and generative communities. The depth with which we live the present can be the substrate for potential changes and the way to broaden the individual and the community projects. Searching for the interdependencies that connote human existence means taking care of ties, nurturing processes of self-knowledge and co-responsible participation. For these reasons, the educator will have a broad perspective, taking care of the distances, differences and inequalities, in order to develop sustainable community paths.
2020
Franco Angeli
Il bisogno degli altri è una costante nella nostra esistenza costellata da incer- tezze e precarietà. Come intessere relazioni significative, anche in chiave edu- cativa, a fronte di tempi e spazi che sempre di più assumono valore solo nel presente sottraendo speranza al futuro? Questo interrogativo farà da sfondo al saggio che intende riflettere sulla necessità di orientarsi in contesti plurali e glo- bali, senza trascurare la specificità di ogni luogo esperienziale. L’intento è di delineare alcuni orientamenti pedagogici per superare i muri di segregazione, eretti per proteggere identità effimere, e per promuovere la crescita consapevole di soggetti dialogici e di comunità generative. La profondità del tempo presente può costituire il substrato per declinare potenziali cambiamenti e per ampliare le prospettive progettuali del singolo e della collettività. Andare alla ricerca delle interdipendenze che connotano l’esistere umano significa aver cura dei legami, alimentando processi di conoscenza di sé e di partecipazione corresponsabile. Ecco perché, per favorire logiche comunitarie sostenibili, lo sguardo attento dell’educatore non trascura le distanze, le differenze e le disuguaglianze.
Internazionale
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