L’esperienza religiosa non si riduce al linguaggio religioso. Tuttavia, quando mettiamo l’accento sul sentimento di dipendenza assoluta, sulla fi- ducia senza limiti, sull’esperienza senza garanzia, sulla coscienza di appar- tenere a una tradizione vivente, sull’impegno totale negli ambiti dell’etica e della poetica, tutti questi momenti dell’esperienza religiosa trovano nel lin- guaggio una mediazione indispensabile non soltanto perché esso le esprime, ma anche perché le articola nel livello stesso in cui essa nasce e si sviluppa. Un’esperienza che non sia a “portata di linguaggio” resta cieca, confusa, incomunicabile. Sebbene dunque nell’esperienza religiosa non tutto sia lin- guaggio, l’esperienza religiosa non è senza linguaggio.
Paul Ricoeur, Concetto e Simbolo
C. Canullo
2020-01-01
Abstract
L’esperienza religiosa non si riduce al linguaggio religioso. Tuttavia, quando mettiamo l’accento sul sentimento di dipendenza assoluta, sulla fi- ducia senza limiti, sull’esperienza senza garanzia, sulla coscienza di appar- tenere a una tradizione vivente, sull’impegno totale negli ambiti dell’etica e della poetica, tutti questi momenti dell’esperienza religiosa trovano nel lin- guaggio una mediazione indispensabile non soltanto perché esso le esprime, ma anche perché le articola nel livello stesso in cui essa nasce e si sviluppa. Un’esperienza che non sia a “portata di linguaggio” resta cieca, confusa, incomunicabile. Sebbene dunque nell’esperienza religiosa non tutto sia lin- guaggio, l’esperienza religiosa non è senza linguaggio.File | Dimensione | Formato | |
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