The purpose of this study is to examine the phenomenon of voluntary homicides in the city of Terni in the period beetwen 2010 and 2018, the results was also integrated with a previous study, carried out by the section of Legal Medicine of Terni for the period 1984-2009. The analyzed data have been extrapolated from judicial ispections, autopsies and sentences issued by the Terni Criminal Court. A total of 11 cases were identified in this 9 years period, with an average of 1,07 homicides/year/100.000 inhabitants, higher then the National average rate of 0,79 homicides/year/100.000 inhabitants. The integration with the previous study have showed a growing trend for the number of homicides in Terni, from 0,5 homicides/year/100.000 inhabitants of the period 1994-1998 to 1,4 homicides/year/100.000 inhabitants of the period 2014-2018. Victims was mainly males (55%); women victims was killed above all in private houses, while men, in public places. The authors of the crime was males in all cases, however, in 2 cases, the author is, today, unknown. There was also an increase of foreigner victims and murderers; this data is in line with the increase of migration flows also in the ciy of Terni. Sharp weapons was the most used, followed by firearms and blunt weapons, while asphyxia was rare. The place of the crime was mainly a private house, and the motive was especially passionate; these results, considering also that in more than half of the cases the victim knew his murder, suggest the domestic dimension of the crime, and it’s possible to say that Terni is a city with a low violent crime rate.

l presente studio si è posto come obiettivo quello di esaminare il fenomeno dell’omicidio volontario nella città di Terni nel periodo che va dal 2010 al 2018, integrando poi i dati ottenuti con quelli di un analogo studio condotto in precedenza dall’Istituto di Medicina Legale di Terni relativo al periodo 1984-2009. I dati analizzati sono stati estrapolati a partire da sopralluoghi giudiziari, ispezioni cadaveriche esterne, autopsie giudiziarie, sentenze del GIP, della Corte d’Appello, della Suprema Corte di Cassazio- ne. Ai fini dello studio sono stati individuati un totale di 11 casi di omicidio volontario perpetrati in questo periodo di 9 anni, con una media di 1,07 omicidi/anno/100.000 abitanti, maggiore rispetto alla media nazionale, che si attesta a 0,79 omicidi/anno/ 100.000 abitanti. L’integrazione con lo studio precedente ha mostrato inoltre un trend in crescita nel numero di omicidi volontari a Terni, che è passato da 0,5 omicidi/anno/ 100.000 abitanti del quinquennio 1994-1998 a 1,4 omicidi/anno/100.000 del quinquennio 2014-2018. Le vittime sono risultate soprattutto di sesso maschile (55%); nei casi di omicidi perpetrati contro donne l’omicidio ha avuto luogo prevalentemente in un’abitazione privata, mentre nel caso degli uomini, in una pubblica via. Gli autori del delitto sono risultati uomini nella totalità dei casi, sottolineando però che in 2 casi l’autore risulta ad oggi sconosciuto. Si è registrato inoltre, già a partire dai primi anni 2000, un aumento sia di vittime che di assassini di nazionalità straniera, che, in quest’ultimo caso, sono risultati in numero superiore rispetto a quelli di nazionalità italiana; dato assolutamente coerente con l’incremento dei flussi migratori che hanno riguardato anche la città di Terni. Le armi principalmente utilizzate sono state armi da punta e da taglio, seguite da armi da fuoco e mezzi contundenti, mentre il ricorso all’asfissia meccanica è stato infrequente. Il teatro dell’omicidio è rappresentato soprat- tutto da abitazioni ad uso privato, e il movente è stato prevalentemente di natura passionale; tali riscontri, se consideriamo anche che nella maggior parte dei casi la vittima conosceva il proprio assassino, sono fortemente suggestivi della dimensione “domestica” del reato di omicidio volontario, e permette di affermare come Terni sia una città a basso di tasso di criminalità violenta.

L’omicidio volontario a Terni dal 2010 al 2018: casistica autoptica e comparazione con precedente studio.

Gioia Sara;Cingolani Mariano;
2020-01-01

Abstract

The purpose of this study is to examine the phenomenon of voluntary homicides in the city of Terni in the period beetwen 2010 and 2018, the results was also integrated with a previous study, carried out by the section of Legal Medicine of Terni for the period 1984-2009. The analyzed data have been extrapolated from judicial ispections, autopsies and sentences issued by the Terni Criminal Court. A total of 11 cases were identified in this 9 years period, with an average of 1,07 homicides/year/100.000 inhabitants, higher then the National average rate of 0,79 homicides/year/100.000 inhabitants. The integration with the previous study have showed a growing trend for the number of homicides in Terni, from 0,5 homicides/year/100.000 inhabitants of the period 1994-1998 to 1,4 homicides/year/100.000 inhabitants of the period 2014-2018. Victims was mainly males (55%); women victims was killed above all in private houses, while men, in public places. The authors of the crime was males in all cases, however, in 2 cases, the author is, today, unknown. There was also an increase of foreigner victims and murderers; this data is in line with the increase of migration flows also in the ciy of Terni. Sharp weapons was the most used, followed by firearms and blunt weapons, while asphyxia was rare. The place of the crime was mainly a private house, and the motive was especially passionate; these results, considering also that in more than half of the cases the victim knew his murder, suggest the domestic dimension of the crime, and it’s possible to say that Terni is a city with a low violent crime rate.
2020
Giuffre
l presente studio si è posto come obiettivo quello di esaminare il fenomeno dell’omicidio volontario nella città di Terni nel periodo che va dal 2010 al 2018, integrando poi i dati ottenuti con quelli di un analogo studio condotto in precedenza dall’Istituto di Medicina Legale di Terni relativo al periodo 1984-2009. I dati analizzati sono stati estrapolati a partire da sopralluoghi giudiziari, ispezioni cadaveriche esterne, autopsie giudiziarie, sentenze del GIP, della Corte d’Appello, della Suprema Corte di Cassazio- ne. Ai fini dello studio sono stati individuati un totale di 11 casi di omicidio volontario perpetrati in questo periodo di 9 anni, con una media di 1,07 omicidi/anno/100.000 abitanti, maggiore rispetto alla media nazionale, che si attesta a 0,79 omicidi/anno/ 100.000 abitanti. L’integrazione con lo studio precedente ha mostrato inoltre un trend in crescita nel numero di omicidi volontari a Terni, che è passato da 0,5 omicidi/anno/ 100.000 abitanti del quinquennio 1994-1998 a 1,4 omicidi/anno/100.000 del quinquennio 2014-2018. Le vittime sono risultate soprattutto di sesso maschile (55%); nei casi di omicidi perpetrati contro donne l’omicidio ha avuto luogo prevalentemente in un’abitazione privata, mentre nel caso degli uomini, in una pubblica via. Gli autori del delitto sono risultati uomini nella totalità dei casi, sottolineando però che in 2 casi l’autore risulta ad oggi sconosciuto. Si è registrato inoltre, già a partire dai primi anni 2000, un aumento sia di vittime che di assassini di nazionalità straniera, che, in quest’ultimo caso, sono risultati in numero superiore rispetto a quelli di nazionalità italiana; dato assolutamente coerente con l’incremento dei flussi migratori che hanno riguardato anche la città di Terni. Le armi principalmente utilizzate sono state armi da punta e da taglio, seguite da armi da fuoco e mezzi contundenti, mentre il ricorso all’asfissia meccanica è stato infrequente. Il teatro dell’omicidio è rappresentato soprat- tutto da abitazioni ad uso privato, e il movente è stato prevalentemente di natura passionale; tali riscontri, se consideriamo anche che nella maggior parte dei casi la vittima conosceva il proprio assassino, sono fortemente suggestivi della dimensione “domestica” del reato di omicidio volontario, e permette di affermare come Terni sia una città a basso di tasso di criminalità violenta.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11393/269763
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