In primary school meals convey the standard diet as the correct and non-discriminatory feeding strategy for this age group. The public nature of this educational policy can be explained either as a way to implement collective well-being or as a standardization of pupils’ eating habits which cut across their social background and look like the Victorian idea of moral control. The authors suggest a deep relationship with the full time at school (differently distributed in Italian regions) and the early-onset of eating disorders. They also draw up an objective evaluation method of meals leftovers, which makes the teaching staff able to check out regularities in pupils’ atypical behaviors (not enough or too much food intake if compared to their nutritional requirements; etc.) and their reasons. This tool can usefully predict the early-onset of an eating disorder and generate data to be submitted to experts.

Nella scuola primaria la ristorazione scolastica veicola il regime dietetico corretto, normale e non discriminante per la fascia di età. Il carattere pubblico di questa policy educativa si può interpretare sia come contributo al benessere collettivo sia come dispositivo di normalizzazione dei comportamenti alimentari trasversale alla provenienza sociale degli alunni, retaggio dell’idea vittoriana di controllo morale. L’abbassamento dell’età di esordio dei disturbi del comportamento alimentare ha indotto gli autori ad ipotizzare una relazione con il tempo pieno a scuola (diversamente distribuito nelle regioni italiane) ed elaborare un metodo di valutazione oggettiva degli avanzi dei pasti per l’osservazione di regolarità nei comportamenti atipici dei bambini (mangiare troppo “poco” rispetto al fabbisogno nutrizionale, o in modo “eccessivo”; ecc.) comprensivo di una rilevazione delle motivazioni, in grado di segnalare la possibile insorgenza precoce di un disturbo e di produrre dati da sottoporre agli specialisti.

"La questione vitale dei pasti a scuola". La valutazione degli avanzi della refezione scolastica come metodo predittivo dell’insorgenza precoce dei disturbi del comportamento alimentare

M. Raiteri;P. Losa
2019-01-01

Abstract

In primary school meals convey the standard diet as the correct and non-discriminatory feeding strategy for this age group. The public nature of this educational policy can be explained either as a way to implement collective well-being or as a standardization of pupils’ eating habits which cut across their social background and look like the Victorian idea of moral control. The authors suggest a deep relationship with the full time at school (differently distributed in Italian regions) and the early-onset of eating disorders. They also draw up an objective evaluation method of meals leftovers, which makes the teaching staff able to check out regularities in pupils’ atypical behaviors (not enough or too much food intake if compared to their nutritional requirements; etc.) and their reasons. This tool can usefully predict the early-onset of an eating disorder and generate data to be submitted to experts.
2019
Franco Angeli
Nella scuola primaria la ristorazione scolastica veicola il regime dietetico corretto, normale e non discriminante per la fascia di età. Il carattere pubblico di questa policy educativa si può interpretare sia come contributo al benessere collettivo sia come dispositivo di normalizzazione dei comportamenti alimentari trasversale alla provenienza sociale degli alunni, retaggio dell’idea vittoriana di controllo morale. L’abbassamento dell’età di esordio dei disturbi del comportamento alimentare ha indotto gli autori ad ipotizzare una relazione con il tempo pieno a scuola (diversamente distribuito nelle regioni italiane) ed elaborare un metodo di valutazione oggettiva degli avanzi dei pasti per l’osservazione di regolarità nei comportamenti atipici dei bambini (mangiare troppo “poco” rispetto al fabbisogno nutrizionale, o in modo “eccessivo”; ecc.) comprensivo di una rilevazione delle motivazioni, in grado di segnalare la possibile insorgenza precoce di un disturbo e di produrre dati da sottoporre agli specialisti.
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