Questo saggio analizza da un punto di vista comparativo le problematiche legate alla difficoltosa costruzione di un sistema delle situazioni di appartenenza sulle installazioni umane e sulle risorse naturali situate sui e nei corpi celesti, con particolare riferimento alla Luna, a partire dalla regola fondamentale della non appropriabilità di tali corpi celesti. La prospettiva di un imminente ritorno di una presenza umana sul nostro satellite, in un mutato contesto economico e sociale che si caratterizza per un nuovo ruolo di attori privati, evidenzia le carenze e le lacune del quadro attuale del diritto internazionale. Si prendono anche in considerazione le norme sulle risorse spaziali emanate dal legislatore statunitense e da quello lussemburghese. Si vuole altresì approfondire il contributo che, tanto nella cornice internazionalistica esistente quanto in divenire, diversi sistemi di regole di appartenenza attuali (in particolare, quelli di civil law e di common law e quelli degli ordinamenti asiatici di socialismo di mercato) possono fornire nella strutturazione di uno spettro di situazioni di appartenenza adatto allo spazio extra-atmosferico. Si afferma a questo proposito l’importanza di servirsi anche del diritto comparato, tenendo fermi i principi umanistici e di collaborazione tra Nazioni che ispirano i trattati. Si propone conclusivamente, in tale chiave, un possibile ruolo propositivo del legislatore italiano, anche nella prospettiva di facilitare un avanzamento del quadro giuridico internazionale.
Esplorazione spaziale e nuove forme di appartenenza: spunti comparativi
Sirio Zolea
2020-01-01
Abstract
Questo saggio analizza da un punto di vista comparativo le problematiche legate alla difficoltosa costruzione di un sistema delle situazioni di appartenenza sulle installazioni umane e sulle risorse naturali situate sui e nei corpi celesti, con particolare riferimento alla Luna, a partire dalla regola fondamentale della non appropriabilità di tali corpi celesti. La prospettiva di un imminente ritorno di una presenza umana sul nostro satellite, in un mutato contesto economico e sociale che si caratterizza per un nuovo ruolo di attori privati, evidenzia le carenze e le lacune del quadro attuale del diritto internazionale. Si prendono anche in considerazione le norme sulle risorse spaziali emanate dal legislatore statunitense e da quello lussemburghese. Si vuole altresì approfondire il contributo che, tanto nella cornice internazionalistica esistente quanto in divenire, diversi sistemi di regole di appartenenza attuali (in particolare, quelli di civil law e di common law e quelli degli ordinamenti asiatici di socialismo di mercato) possono fornire nella strutturazione di uno spettro di situazioni di appartenenza adatto allo spazio extra-atmosferico. Si afferma a questo proposito l’importanza di servirsi anche del diritto comparato, tenendo fermi i principi umanistici e di collaborazione tra Nazioni che ispirano i trattati. Si propone conclusivamente, in tale chiave, un possibile ruolo propositivo del legislatore italiano, anche nella prospettiva di facilitare un avanzamento del quadro giuridico internazionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.