In April 1564 the s generals engaged in the Livonian war (1558-1583), defected to Lithuania and entered the service of King Sigismund II. Immediately afterwards there ensued a polemical correspondence between him and Ivan the Terrible, in which the deserter tried to defend his behavior, claiming to be a victim in exile rather than a traitor to his country. Within the exchange of accusations and offenses, an important part is played without any doubt by Ciceronian textual material: Kurbskij inserted the Slavonic translation of Paradoxa Stoicorum II and IV into his third and last letter to the Tsar. In this way he strove to assert his cultural superiority over his less educated rival and at the same time to show that he was suffering from the same tragic destiny as his literary and philosophical-rhetorical model. The present paper deals with some historical and cultural aspects of Cicero s reception in the sixteenth century, with particular attention to the currently less known Paradoxa Stoicorum and its major influence on Renaissance epistolography.

Nell aprile generali impegnati nella prima guerra del nord (1558-1583), fuggì in Lituania e si mise al servizio del re Sigismondo II. Da qui nacque immediatamente una corrispondenza polemica fra lui e Ivan il Terribile, nella quale il disertore cercava di difendere il proprio operato, affermando di essere una vittima in esilio e non un traditore della patria. All interno dello scambio reciproco di accuse e insulti una parte importante spetta senza dubbio a materiale testuale ciceroniano. Kurbskij inserì nella sua terza e ultima lettera allo zar la traduzione slava dei Paradoxa Stoicorum II e IV. In questo modo egli intendeva affermare la propria superiorità culturale rispetto al proprio avversario meno istruito e, al contempo, far vedere che stava subendo lo stesso destino del suo modello letterario e filosofico-retorico. Il presente articolo esamina alcuni aspetti storici e culturali della ricezione di Cicerone nel XVI secolo, con particolare riferimento ai Paradoxa Stoicorum, oggi meno noti, e all influsso decisivo da lui esercitato sull epistolografia rinascimentale.

Esuli e dissidenti: Cicerone come modello del principe A. M. Kurbskij

Tomelleri, V. S.
2020-01-01

Abstract

In April 1564 the s generals engaged in the Livonian war (1558-1583), defected to Lithuania and entered the service of King Sigismund II. Immediately afterwards there ensued a polemical correspondence between him and Ivan the Terrible, in which the deserter tried to defend his behavior, claiming to be a victim in exile rather than a traitor to his country. Within the exchange of accusations and offenses, an important part is played without any doubt by Ciceronian textual material: Kurbskij inserted the Slavonic translation of Paradoxa Stoicorum II and IV into his third and last letter to the Tsar. In this way he strove to assert his cultural superiority over his less educated rival and at the same time to show that he was suffering from the same tragic destiny as his literary and philosophical-rhetorical model. The present paper deals with some historical and cultural aspects of Cicero s reception in the sixteenth century, with particular attention to the currently less known Paradoxa Stoicorum and its major influence on Renaissance epistolography.
2020
Société internationale des amis de Cicéron; Centro di studi ciceroniani
Nell aprile generali impegnati nella prima guerra del nord (1558-1583), fuggì in Lituania e si mise al servizio del re Sigismondo II. Da qui nacque immediatamente una corrispondenza polemica fra lui e Ivan il Terribile, nella quale il disertore cercava di difendere il proprio operato, affermando di essere una vittima in esilio e non un traditore della patria. All interno dello scambio reciproco di accuse e insulti una parte importante spetta senza dubbio a materiale testuale ciceroniano. Kurbskij inserì nella sua terza e ultima lettera allo zar la traduzione slava dei Paradoxa Stoicorum II e IV. In questo modo egli intendeva affermare la propria superiorità culturale rispetto al proprio avversario meno istruito e, al contempo, far vedere che stava subendo lo stesso destino del suo modello letterario e filosofico-retorico. Il presente articolo esamina alcuni aspetti storici e culturali della ricezione di Cicerone nel XVI secolo, con particolare riferimento ai Paradoxa Stoicorum, oggi meno noti, e all influsso decisivo da lui esercitato sull epistolografia rinascimentale.
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