Questa tesi è stata elaborata sulla base delle esigenze territoriali emerse in questi anni di dottorato di ricerca. L’obiettivo principale è quello di capire come la Regione Marche può affrontare lo scenario post-terremoto, utilizzando il turismo enogastronomico come risorsa per la ripresa locale e quale ruolo potrebbe avere l’Università di Macerata in questo processo di sviluppo. È strutturato come una raccolta di tre documenti con tre diversi obiettivi connessi tra loro. Il primo mira a delineare le caratteristiche della Dieta Mediterranea, a partire dalla sua etimologia, descrivendo il lungo cammino verso il riconoscimento internazionale dell’UNESCO nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Descrive non solo l’aspetto dietetico come stile di vita, ma anche l’aspetto culturale, cercando di capire come la Dieta Mediterranea possa essere una forza trainante per il turismo. Si discutono due esempi italiani di tentativi di promozione di destinazioni basate sul patrimonio culturale immateriale. Il secondo lavoro analizza il ruolo dell’ enogastronomia nell’espansione del settore turistico nel territorio della Regione Marche (Italia), colpito dai grandi terremoti del 2016 e del 2017. Una delle prime azioni intraprese da privati, comuni, istituzioni e associazioni senza scopo di lucro è stata la realizzazione di iniziative di e-commerce per la vendita di prodotti enogastronomici locali a sostegno delle aziende agricole e delle imprese colpite dal sisma. Sono state intervistate cinque aziende di e-commerce per comprendere il livello di coinvolgimento degli attori locali e l’importanza del cibo nella fase di ripresa. Hanno indicato la necessità di ulteriori iniziative simili per promuovere lo sviluppo sostenibile e hanno proposto di coinvolgere il settore turistico in una collaborazione con produttori e venditori di prodotti enogastronomici, per offrire ai consumatori e ai turisti un’esperienza più completa e tipica delle Marche. Infine, a loro avviso, gli sforzi delle comunità locali devono essere sostenuti dalla cooperazione della Regione e del governo nazionale. L’ultimo approfondisce il ruolo che l’università può svolgere nel processo di collaborazione con gli attori locali. In primo luogo, una breve rassegna della letteratura evidenzia l’importanza della cooperazione università-imprese per lo sviluppo della conoscenza e la generazione di innovazione e il ruolo delle università nelle aree rurali. In secondo luogo, descrive la posizione dell’Università di Macerata, analizzando il caso di studio del progetto europeo FOODBIZ. In terzo luogo, è stato sviluppato un focus group di Entrepreneurial Discovery Process per immaginare il tipo di forma fisica che la collaborazione tra il mondo accademico e il mondo delle imprese potrebbe assumere. Con questi tre lavori la tesi ha cercato di dimostrare come il coinvolgimento degli stakeholders, a livello locale, sia importante per lo sviluppo territoriale, in particolare nel caso di situazioni post-disastro. Le interviste hanno dimostrato che durante la fase di ricostruzione è importante avere una strategia a lungo termine e il coordinamento della sfera pubblica per raggiungere il successo, perché le capacità manageriali e la professionalità sono fondamentali e la comunità non può fare tutto da sola. La mancanza di una strategia di lungo periodo, nel caso della Regione Marche, ha portato alla chiusura di alcune aziende di e-commerce che, focalizzate solo sulla vendita di prodotti enogastronomici, non hanno pensato di rinnovare l’offerta di vendita per continuare a mantenere viva l’attenzione. I prodotti enogastronomici sono stati considerati un’attrazione per molti luoghi e destinazioni ma, come dimostra il primo studio presentato, intorno alla vendita di prodotti enogastronomici, è necessario “vendere un territorio”, descrivendone le peculiarità, proponendo un’offerta unica, un prodotto turistico ricco di tutti gli aspetti che lo caratterizzano. La Dieta Mediterranea, potrebbe rappresentare un’importante magnete turistico e motore di offerte di valore. In questo modo la Regione Marche avrà l’opportunità di farsi conoscere e di promuovere le proprie risorse naturali, culinarie, culturali e storiche che contribuiscono al rilancio dell'’economia dopo il terremoto. In questo contesto l’Università di Macerata può contribuire allo sviluppo locale e questo è descritto e confermato dalle numerose collaborazioni effettuate negli ultimi anni. Nell’ultimo studio è emersa la necessità da parte di alcuni stakeholders locali di avere un organismo super partes che agisca da facilitatore a livello locale per consentire una maggiore cooperazione e collaborazione, identificando l’Università di Macerata come un’organizzazione “neutrale” non coinvolta nella competizione di mercato e in grado di farlo.

Stakeholder engagement to set up tourism offer: university-business collaboration in Marche Region

ALEFFI, Chiara
2020-01-01

Abstract

Questa tesi è stata elaborata sulla base delle esigenze territoriali emerse in questi anni di dottorato di ricerca. L’obiettivo principale è quello di capire come la Regione Marche può affrontare lo scenario post-terremoto, utilizzando il turismo enogastronomico come risorsa per la ripresa locale e quale ruolo potrebbe avere l’Università di Macerata in questo processo di sviluppo. È strutturato come una raccolta di tre documenti con tre diversi obiettivi connessi tra loro. Il primo mira a delineare le caratteristiche della Dieta Mediterranea, a partire dalla sua etimologia, descrivendo il lungo cammino verso il riconoscimento internazionale dell’UNESCO nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Descrive non solo l’aspetto dietetico come stile di vita, ma anche l’aspetto culturale, cercando di capire come la Dieta Mediterranea possa essere una forza trainante per il turismo. Si discutono due esempi italiani di tentativi di promozione di destinazioni basate sul patrimonio culturale immateriale. Il secondo lavoro analizza il ruolo dell’ enogastronomia nell’espansione del settore turistico nel territorio della Regione Marche (Italia), colpito dai grandi terremoti del 2016 e del 2017. Una delle prime azioni intraprese da privati, comuni, istituzioni e associazioni senza scopo di lucro è stata la realizzazione di iniziative di e-commerce per la vendita di prodotti enogastronomici locali a sostegno delle aziende agricole e delle imprese colpite dal sisma. Sono state intervistate cinque aziende di e-commerce per comprendere il livello di coinvolgimento degli attori locali e l’importanza del cibo nella fase di ripresa. Hanno indicato la necessità di ulteriori iniziative simili per promuovere lo sviluppo sostenibile e hanno proposto di coinvolgere il settore turistico in una collaborazione con produttori e venditori di prodotti enogastronomici, per offrire ai consumatori e ai turisti un’esperienza più completa e tipica delle Marche. Infine, a loro avviso, gli sforzi delle comunità locali devono essere sostenuti dalla cooperazione della Regione e del governo nazionale. L’ultimo approfondisce il ruolo che l’università può svolgere nel processo di collaborazione con gli attori locali. In primo luogo, una breve rassegna della letteratura evidenzia l’importanza della cooperazione università-imprese per lo sviluppo della conoscenza e la generazione di innovazione e il ruolo delle università nelle aree rurali. In secondo luogo, descrive la posizione dell’Università di Macerata, analizzando il caso di studio del progetto europeo FOODBIZ. In terzo luogo, è stato sviluppato un focus group di Entrepreneurial Discovery Process per immaginare il tipo di forma fisica che la collaborazione tra il mondo accademico e il mondo delle imprese potrebbe assumere. Con questi tre lavori la tesi ha cercato di dimostrare come il coinvolgimento degli stakeholders, a livello locale, sia importante per lo sviluppo territoriale, in particolare nel caso di situazioni post-disastro. Le interviste hanno dimostrato che durante la fase di ricostruzione è importante avere una strategia a lungo termine e il coordinamento della sfera pubblica per raggiungere il successo, perché le capacità manageriali e la professionalità sono fondamentali e la comunità non può fare tutto da sola. La mancanza di una strategia di lungo periodo, nel caso della Regione Marche, ha portato alla chiusura di alcune aziende di e-commerce che, focalizzate solo sulla vendita di prodotti enogastronomici, non hanno pensato di rinnovare l’offerta di vendita per continuare a mantenere viva l’attenzione. I prodotti enogastronomici sono stati considerati un’attrazione per molti luoghi e destinazioni ma, come dimostra il primo studio presentato, intorno alla vendita di prodotti enogastronomici, è necessario “vendere un territorio”, descrivendone le peculiarità, proponendo un’offerta unica, un prodotto turistico ricco di tutti gli aspetti che lo caratterizzano. La Dieta Mediterranea, potrebbe rappresentare un’importante magnete turistico e motore di offerte di valore. In questo modo la Regione Marche avrà l’opportunità di farsi conoscere e di promuovere le proprie risorse naturali, culinarie, culturali e storiche che contribuiscono al rilancio dell'’economia dopo il terremoto. In questo contesto l’Università di Macerata può contribuire allo sviluppo locale e questo è descritto e confermato dalle numerose collaborazioni effettuate negli ultimi anni. Nell’ultimo studio è emersa la necessità da parte di alcuni stakeholders locali di avere un organismo super partes che agisca da facilitatore a livello locale per consentire una maggiore cooperazione e collaborazione, identificando l’Università di Macerata come un’organizzazione “neutrale” non coinvolta nella competizione di mercato e in grado di farlo.
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Tipologia: Tesi di dottorato
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11393/265482
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