Information is currently one of the main economic resources of the production process and, consequently, the collection, selection and monitoring of personal data assume a fundamental importance as they are aimed at capillary consumer targeting and retention. In this direction, privacy, from individualistic protection of the right to be left alone, takes on the meaning of the right to full control of personal information. The Big Data analysis goes as far as searching and examining any possible correlation between the data and the algorithms used in the decision-making processes. If the cooperative and participatory use in the public sphere of some types of Big Data can be of certain social interest, in other cases the use of such knowledge raises significant critical issues concerning the protection of personal data, their economic exploitation, the presence of an effective awareness and freedom in the manifestation of consent to their treatment. Further unknowns, resulting from the use of Big Data, are represented by the polarization of information by a few digital intermediaries that reveals all the asymmetry between those who offer the information service and its user, aggravated by the transparency and the selectivity of the criteria places at the base of the functioning of the algorithm, problems that are reflected on the full explanation of the rights of freedom and on the future of democracy. All the urgency of an effective regulation of Big Data and, more generally, of personal information circulating online, inspired by the constitutionally guaranteed values and directed to the protection of the individual from the improper use of information technology, is shown in the the prospect of an innovative delineation of models of active digital citizenship which are the foundation of an effective freedom of personal construction.

L’informazione costituisce, attualmente, una delle principali risorse economiche del processo produttivo e, di conseguenza, le attività di raccolta, selezione e monitoraggio dei dati personali assumono una fondamentale rilevanza poichè rivolte alla capillare targettizzazione e fidelizzazione del consumatore. In questa direzione, la privacy, da tutela individualistica del diritto ad essere lasciati soli, assume il significato di diritto al pieno controllo delle informazioni personali. L’analisi dei Big Data si spinge sino alla ricerca e all’esame di ogni possibile correlazione tra i dati e gli algoritmi impiegati nei processi decisionali. Se l’uso cooperativo e partecipato nella sfera pubblica di alcune tipologie di Big Data può rivestire un sicuro interesse sociale, in altri casi l’utilizzo di tali conoscenze solleva notevoli criticità concernenti la tutela dei dati personali, il loro sfruttamento economico, la presenza di un’effettiva consapevolezza e libertà nella manifestazione del consenso al loro trattamento. Ulteriori incognite, conseguite all’impiego dei Big Data, sono rappresentate dalla polarizzazione dell’informazione in capo a pochi intermediari digitali che palesa tutta l’asimmetria tra chi offre il servizio informativo e il suo fruitore, aggravata dall’intrasparenza e dalla selettività dei criteri posti alla base del funzionamento dell’algoritmo, problematiche che si riflettono sulla piena esplicazione dei diritti di libertà e sul futuro della democrazia. Si mostra, allora, tutta l’urgenza di un’efficace regolazione dei Big Data e, più in generale, delle informazioni personali circolanti online, ispirata ai valori costituzionalmente garantiti e diretta alla tutela dell’individuo dall’impiego improprio delle tecnologie informatiche, nella prospettiva di un’innovativa delineazione di modelli di cittadinanza digitale attiva, a fondamento di un’effettiva libertà di costruzione personale.

Privacy e informazione nell'era dei Big Data

Arianna Maceratini
2019-01-01

Abstract

Information is currently one of the main economic resources of the production process and, consequently, the collection, selection and monitoring of personal data assume a fundamental importance as they are aimed at capillary consumer targeting and retention. In this direction, privacy, from individualistic protection of the right to be left alone, takes on the meaning of the right to full control of personal information. The Big Data analysis goes as far as searching and examining any possible correlation between the data and the algorithms used in the decision-making processes. If the cooperative and participatory use in the public sphere of some types of Big Data can be of certain social interest, in other cases the use of such knowledge raises significant critical issues concerning the protection of personal data, their economic exploitation, the presence of an effective awareness and freedom in the manifestation of consent to their treatment. Further unknowns, resulting from the use of Big Data, are represented by the polarization of information by a few digital intermediaries that reveals all the asymmetry between those who offer the information service and its user, aggravated by the transparency and the selectivity of the criteria places at the base of the functioning of the algorithm, problems that are reflected on the full explanation of the rights of freedom and on the future of democracy. All the urgency of an effective regulation of Big Data and, more generally, of personal information circulating online, inspired by the constitutionally guaranteed values and directed to the protection of the individual from the improper use of information technology, is shown in the the prospect of an innovative delineation of models of active digital citizenship which are the foundation of an effective freedom of personal construction.
2019
EUT- Edizioni Università di Trieste
L’informazione costituisce, attualmente, una delle principali risorse economiche del processo produttivo e, di conseguenza, le attività di raccolta, selezione e monitoraggio dei dati personali assumono una fondamentale rilevanza poichè rivolte alla capillare targettizzazione e fidelizzazione del consumatore. In questa direzione, la privacy, da tutela individualistica del diritto ad essere lasciati soli, assume il significato di diritto al pieno controllo delle informazioni personali. L’analisi dei Big Data si spinge sino alla ricerca e all’esame di ogni possibile correlazione tra i dati e gli algoritmi impiegati nei processi decisionali. Se l’uso cooperativo e partecipato nella sfera pubblica di alcune tipologie di Big Data può rivestire un sicuro interesse sociale, in altri casi l’utilizzo di tali conoscenze solleva notevoli criticità concernenti la tutela dei dati personali, il loro sfruttamento economico, la presenza di un’effettiva consapevolezza e libertà nella manifestazione del consenso al loro trattamento. Ulteriori incognite, conseguite all’impiego dei Big Data, sono rappresentate dalla polarizzazione dell’informazione in capo a pochi intermediari digitali che palesa tutta l’asimmetria tra chi offre il servizio informativo e il suo fruitore, aggravata dall’intrasparenza e dalla selettività dei criteri posti alla base del funzionamento dell’algoritmo, problematiche che si riflettono sulla piena esplicazione dei diritti di libertà e sul futuro della democrazia. Si mostra, allora, tutta l’urgenza di un’efficace regolazione dei Big Data e, più in generale, delle informazioni personali circolanti online, ispirata ai valori costituzionalmente garantiti e diretta alla tutela dell’individuo dall’impiego improprio delle tecnologie informatiche, nella prospettiva di un’innovativa delineazione di modelli di cittadinanza digitale attiva, a fondamento di un’effettiva libertà di costruzione personale.
Nazionale
http://hdl.handle.net/10077/29402
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