Il saggio affronta la controversa problematica dell’eccesso di mandato. Sulla base del riesame delle fonti si evidenzia come, contrariamente all’assunto della dottrina maggioritaria, fu l’orientamento della scuola proculiana a prevalere nella giurisprudenza del ii e iii sec. (§ 1 e 2). Si pone quindi in luce sulla base di una nuova prospettiva d’interpretazione di un enigmatico testo ulpianeo (D. 17.1.10.8, Ulp. 31 ad ed.) come alle origini dell’insegnamento dei Proculiani si delinei una teoria risalente a Labeone (§ 3 e 4). Infine si individuano le più vaste implicazioni delle divergenze teoriche tra le scuole, che non rimangono circoscritte alle conseguenze dell’eccesso di mandato, com’è communis opinio, ma sono più profonde e investono la concezione della natura del contratto e la struttura della sua causa tipica. Sotto questo profilo assumono, da una nuova prospettiva, particolare rilevanza le contrastanti posizioni teoriche di Servio e Sabino sulla funzione economico sociale del contratto in rapporto agli interessi meritevoli di tutela delle parti (mandatum mea aliena tua gratia) e sulla validità del c.d. mandatum pecuniae credendae (§ 5 e 6).

Labeone e l'eccesso di mandato

Pesaresi, Roberto
2019-01-01

Abstract

Il saggio affronta la controversa problematica dell’eccesso di mandato. Sulla base del riesame delle fonti si evidenzia come, contrariamente all’assunto della dottrina maggioritaria, fu l’orientamento della scuola proculiana a prevalere nella giurisprudenza del ii e iii sec. (§ 1 e 2). Si pone quindi in luce sulla base di una nuova prospettiva d’interpretazione di un enigmatico testo ulpianeo (D. 17.1.10.8, Ulp. 31 ad ed.) come alle origini dell’insegnamento dei Proculiani si delinei una teoria risalente a Labeone (§ 3 e 4). Infine si individuano le più vaste implicazioni delle divergenze teoriche tra le scuole, che non rimangono circoscritte alle conseguenze dell’eccesso di mandato, com’è communis opinio, ma sono più profonde e investono la concezione della natura del contratto e la struttura della sua causa tipica. Sotto questo profilo assumono, da una nuova prospettiva, particolare rilevanza le contrastanti posizioni teoriche di Servio e Sabino sulla funzione economico sociale del contratto in rapporto agli interessi meritevoli di tutela delle parti (mandatum mea aliena tua gratia) e sulla validità del c.d. mandatum pecuniae credendae (§ 5 e 6).
2019
Fabrizio Serra
Internazionale
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