In costanza di piano di rientro dai disavanzi regionali e di successivo commissariamento, che ne rappresenta per così dire l’emblema in termini di mancata soluzione, le esigenze finanziarie e le adeguate prestazioni sanitarie risultano compromessi. Nello scenario prospettato dallo scritto non si tratta però di trovare un possibile equilibrio fra costi e qualità delle prestazioni, bensì di porre rimedio al diverso problema che, a costi elevatissimi per la finanza pubblica, non corrispondono tuttavia prestazioni di livello adeguato sul piano qualitativo e quantitativo. In questo quadro, oltre a dare conto della recente giurisprudenza amministrativa in tema, si è analizzato il recente decreto legge sull'ulteriore commissariamento della Regione Calabria. La direzione impressa dal recente intervento normativo va nel senso di rompere la situazione di naturale condizionamento dei vertici politici regionali nei confronti dei vertici dell’amministrazione sanitaria regionale: è questo in sostanza il senso del commissariamento di seconda generazione previsto dal decreto in esame. In altri termini, l’amministrazione sanitaria regionale commissariata risponde del proprio operato al commissario nominato dal Governo. Così facendo l’autonomia regionale in materia sanitaria subisce però un’ulteriore limitazione giacchè, oltre allo svuotamento della competenza legislativa, si aggiunge anche la sostanziale sospensione della propria competenza amministrativa a favore dello Stato.

Il commissariamento della sanità regionale. Conflittualità ed approdi recenti anche con riferimento al c.d. decreto Calabria

Stefano Villamena
2019-01-01

Abstract

In costanza di piano di rientro dai disavanzi regionali e di successivo commissariamento, che ne rappresenta per così dire l’emblema in termini di mancata soluzione, le esigenze finanziarie e le adeguate prestazioni sanitarie risultano compromessi. Nello scenario prospettato dallo scritto non si tratta però di trovare un possibile equilibrio fra costi e qualità delle prestazioni, bensì di porre rimedio al diverso problema che, a costi elevatissimi per la finanza pubblica, non corrispondono tuttavia prestazioni di livello adeguato sul piano qualitativo e quantitativo. In questo quadro, oltre a dare conto della recente giurisprudenza amministrativa in tema, si è analizzato il recente decreto legge sull'ulteriore commissariamento della Regione Calabria. La direzione impressa dal recente intervento normativo va nel senso di rompere la situazione di naturale condizionamento dei vertici politici regionali nei confronti dei vertici dell’amministrazione sanitaria regionale: è questo in sostanza il senso del commissariamento di seconda generazione previsto dal decreto in esame. In altri termini, l’amministrazione sanitaria regionale commissariata risponde del proprio operato al commissario nominato dal Governo. Così facendo l’autonomia regionale in materia sanitaria subisce però un’ulteriore limitazione giacchè, oltre allo svuotamento della competenza legislativa, si aggiunge anche la sostanziale sospensione della propria competenza amministrativa a favore dello Stato.
2019
Società editoriale federalismi s.r.l.
Nazionale
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