Il capitolo 7 descrive “Le iniziative on line per la ricostruzione”, approfondendo il ruolo della comunicazione sia nell’ambito dell’attivismo civico che si è sviluppato nella rete (in ambiente social) a seguito degli eventi sismici, che considerando il rapporto tra giornalismo informativo on line e mondo dei bambini per affrontare la lettura di un evento drammatico qual è il terremoto (D’Ambrosi L., Nardi F., Nicolini P. e Polci V.). La cronaca e il dibattito scientifico registrano un’attenzione sempre più alta del mondo dei giovani al tema dell’equilibrio ecologico del pianeta e quindi delle catastrofi naturali. Con l’utilizzo del Web e delle nuove tecnologie della comunicazione emergono nuovi modelli di partecipazione politica e anche di nuove culture politiche. L’irruzione bottom-up dei giovani nella sfera ambientale potrebbe dare senso a una nuova forma di democrazia che si innesta nelle comunità locali. Diventa tema di ricerca per gli autori capire come queste dinamiche possano assumere una valenza speciale nel favorire la nascita di un nuovo modello di socializzazione resiliente. In tal senso, viene dato conto, in questo capitolo (attraverso una mappatura), delle modalità di partecipazione civica attraverso i nuovi media, e del loro contributo al rafforzamento del senso di comunità. Vengono selezionate 50 iniziative progettuali valutando la capacità di fare networking tra cittadini per rafforzare il senso di comunità e promuovere lo sviluppo di capitale sociale. L’analisi ha evidenziato risultati molto interessanti in merito alla capacità dei cittadini di attivarsi per il territorio secondo tre principali forme di partecipazione: informativa, interattiva e inclusiva. Il tema ambiente-paesaggio si profila non solo come un’emergenza rispetto alla quale avviare azioni e dinamiche risolutive, ma anche “il frame narrativo su cui tessere un diverso senso della relazione sociale e, soprattutto, preservare e ritrovare comunità disgregate a causa di eventi calamitosi” (D’Ambrosi L., Polci V.). Gli autori concludono il loro rapporto di ricerca rivendicando il ruolo cardine delle “piattaforme comunicative”, in grado di promuovere la “libera capacità dell’individuo di agire” per innalzare sicurezza e qualità della vita. In tal senso, si fa presente l’esigenza di diffondere una cultura della collaborazione tra le pratiche della governance e le diverse forme di partecipazione sviluppate tra web e spazio urbano.
Le iniziative online per la ricostruzione
L. D'Ambrosi;V. Polci;P. Nicolini;F. Nardi
2019-01-01
Abstract
Il capitolo 7 descrive “Le iniziative on line per la ricostruzione”, approfondendo il ruolo della comunicazione sia nell’ambito dell’attivismo civico che si è sviluppato nella rete (in ambiente social) a seguito degli eventi sismici, che considerando il rapporto tra giornalismo informativo on line e mondo dei bambini per affrontare la lettura di un evento drammatico qual è il terremoto (D’Ambrosi L., Nardi F., Nicolini P. e Polci V.). La cronaca e il dibattito scientifico registrano un’attenzione sempre più alta del mondo dei giovani al tema dell’equilibrio ecologico del pianeta e quindi delle catastrofi naturali. Con l’utilizzo del Web e delle nuove tecnologie della comunicazione emergono nuovi modelli di partecipazione politica e anche di nuove culture politiche. L’irruzione bottom-up dei giovani nella sfera ambientale potrebbe dare senso a una nuova forma di democrazia che si innesta nelle comunità locali. Diventa tema di ricerca per gli autori capire come queste dinamiche possano assumere una valenza speciale nel favorire la nascita di un nuovo modello di socializzazione resiliente. In tal senso, viene dato conto, in questo capitolo (attraverso una mappatura), delle modalità di partecipazione civica attraverso i nuovi media, e del loro contributo al rafforzamento del senso di comunità. Vengono selezionate 50 iniziative progettuali valutando la capacità di fare networking tra cittadini per rafforzare il senso di comunità e promuovere lo sviluppo di capitale sociale. L’analisi ha evidenziato risultati molto interessanti in merito alla capacità dei cittadini di attivarsi per il territorio secondo tre principali forme di partecipazione: informativa, interattiva e inclusiva. Il tema ambiente-paesaggio si profila non solo come un’emergenza rispetto alla quale avviare azioni e dinamiche risolutive, ma anche “il frame narrativo su cui tessere un diverso senso della relazione sociale e, soprattutto, preservare e ritrovare comunità disgregate a causa di eventi calamitosi” (D’Ambrosi L., Polci V.). Gli autori concludono il loro rapporto di ricerca rivendicando il ruolo cardine delle “piattaforme comunicative”, in grado di promuovere la “libera capacità dell’individuo di agire” per innalzare sicurezza e qualità della vita. In tal senso, si fa presente l’esigenza di diffondere una cultura della collaborazione tra le pratiche della governance e le diverse forme di partecipazione sviluppate tra web e spazio urbano.File | Dimensione | Formato | |
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