La ricerca sul campo ha riguardato un’indagine nei contesti delle mense delle scuole primarie, con l’obiettivo di individuare modalità e buone pratiche della ristorazione scolastica. Nell’indagine sono state coinvolte 23 scuole della regione Marche, in Italia, 600 alunni, 81 insegnanti e 48 operatori di mensa. La ricerca è stata progettata e portata avanti da un gruppo di 23 studenti del corso di Psicologia dell’Educazione dell’Università di Macerata, con una metodologia che ha visto una desk research sulle normative italiane dedicate al versante della ristorazione scolastica, l’impiego di una checklist di osservazione per le mense, la somministrazione di interviste semi-strutturate a stakeholder. L’analisi dei dati descrive un quadro frammentato nell’organizzazione delle mense scolastiche, le quali, se dal punto di vista normativo rispettano i parametri e le norme della ristorazione scolastica, sul piano delle modalità di approccio educativo al cibo presentano caratteristiche differenziate. La ricerca sembra confermare la mancanza di un approccio comune all’educazione alimentare, rilevando punti di forza e punti di debolezza sui quali poter far leva al fine di perseguire l’obiettivo di un’educazione alimentare programmata, diffusa e di qualità all’interno di tutte le scuole in Italia. L’indagine presentata prende avvio da un progetto di educazione alimentare dal titolo Edueat – promosso dall’azienda di formazione Laboratorio delle Idee Srl e supervisionato scientificamente dall’Università degli Studi di Macerata. Il progetto si pone l’obiettivo di promuovere l’educazione alimentare attraverso il ricorso all’uso dei sensi, del gioco e dello sviluppo delle competenze, nel quadro dei maggiori riferimenti teorici della Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione (Piaget, Bruner, Vygotskij, Gardner).
Mangiare a scuola: un'indagine in alcune scuole italiane
P. Nicolini;G. Messere
2019-01-01
Abstract
La ricerca sul campo ha riguardato un’indagine nei contesti delle mense delle scuole primarie, con l’obiettivo di individuare modalità e buone pratiche della ristorazione scolastica. Nell’indagine sono state coinvolte 23 scuole della regione Marche, in Italia, 600 alunni, 81 insegnanti e 48 operatori di mensa. La ricerca è stata progettata e portata avanti da un gruppo di 23 studenti del corso di Psicologia dell’Educazione dell’Università di Macerata, con una metodologia che ha visto una desk research sulle normative italiane dedicate al versante della ristorazione scolastica, l’impiego di una checklist di osservazione per le mense, la somministrazione di interviste semi-strutturate a stakeholder. L’analisi dei dati descrive un quadro frammentato nell’organizzazione delle mense scolastiche, le quali, se dal punto di vista normativo rispettano i parametri e le norme della ristorazione scolastica, sul piano delle modalità di approccio educativo al cibo presentano caratteristiche differenziate. La ricerca sembra confermare la mancanza di un approccio comune all’educazione alimentare, rilevando punti di forza e punti di debolezza sui quali poter far leva al fine di perseguire l’obiettivo di un’educazione alimentare programmata, diffusa e di qualità all’interno di tutte le scuole in Italia. L’indagine presentata prende avvio da un progetto di educazione alimentare dal titolo Edueat – promosso dall’azienda di formazione Laboratorio delle Idee Srl e supervisionato scientificamente dall’Università degli Studi di Macerata. Il progetto si pone l’obiettivo di promuovere l’educazione alimentare attraverso il ricorso all’uso dei sensi, del gioco e dello sviluppo delle competenze, nel quadro dei maggiori riferimenti teorici della Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione (Piaget, Bruner, Vygotskij, Gardner).File | Dimensione | Formato | |
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