Oggi parlare di virtualità non è compito semplice, forse non lo è mai stato. Il rapporto tra realtà e virtualità è stato oggetto di ricerca in diversi ambiti: quello scientifico-tecnologico (Bartle, 2004; Krueger, 1991) in cui si è focalizzata l’attenzione sulla progettazione di dispositivi che potessero replicare l’esperienza ambientale/fisica; quello antropologico-psicologico (Biocca, 1992; Riva, 2004) che ha investigato sugli effetti di specifiche esperienze virtuali; quello filosofico-estetico (Berthier, 2004; Lévy, 1995) che ha affrontato, tra gli altri, il tema dello statuto del corpo e del ruolo della corporeità per i processi di conoscenza.
Il virtuale: identità, relazioni, apprendimento
Laura Fedeli
2019-01-01
Abstract
Oggi parlare di virtualità non è compito semplice, forse non lo è mai stato. Il rapporto tra realtà e virtualità è stato oggetto di ricerca in diversi ambiti: quello scientifico-tecnologico (Bartle, 2004; Krueger, 1991) in cui si è focalizzata l’attenzione sulla progettazione di dispositivi che potessero replicare l’esperienza ambientale/fisica; quello antropologico-psicologico (Biocca, 1992; Riva, 2004) che ha investigato sugli effetti di specifiche esperienze virtuali; quello filosofico-estetico (Berthier, 2004; Lévy, 1995) che ha affrontato, tra gli altri, il tema dello statuto del corpo e del ruolo della corporeità per i processi di conoscenza.File | Dimensione | Formato | |
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