Questo saggio si propone si riflettere su rapporto tra tempo e diritto e sul suo rilievo per la ricerca storica, considerando il tempo come fattore ascrittivo, cioè come speciale condizione temporale che incide sui contenuti che il diritto assume. Il saggio si concentra, in particolare, su quel tipo di tempo ascrittivo che sostiene i regimi di impermanenza del diritto, prendendo in considerazione alcune condizioni temporali come la transizione, la crisi e l’emergenza. Rispetto a ciascuna di esse vengono forniti alcuni esempi al fine di descrivere l’effetto attributivo derivante dalla situazione congiunturale, e di mostrare come esso si rifletta anche sui regimi giuridici nel medio e lungo periodo
I tempi ascrittivi tra esperienza giuridica e ricerca storica
massimo meccarelli
2018-01-01
Abstract
Questo saggio si propone si riflettere su rapporto tra tempo e diritto e sul suo rilievo per la ricerca storica, considerando il tempo come fattore ascrittivo, cioè come speciale condizione temporale che incide sui contenuti che il diritto assume. Il saggio si concentra, in particolare, su quel tipo di tempo ascrittivo che sostiene i regimi di impermanenza del diritto, prendendo in considerazione alcune condizioni temporali come la transizione, la crisi e l’emergenza. Rispetto a ciascuna di esse vengono forniti alcuni esempi al fine di descrivere l’effetto attributivo derivante dalla situazione congiunturale, e di mostrare come esso si rifletta anche sui regimi giuridici nel medio e lungo periodoFile | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Meccarelli_Tempi-ascrittivi-esperienza_2018.pdf
solo utenti autorizzati
Tipologia:
Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza:
DRM non definito
Dimensione
168.64 kB
Formato
Adobe PDF
|
168.64 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.