La complessa e controversa vicenda compositiva del proemio all’edizione monumentale della Divina Commedia, stampata da Leo S. Olschki nel 1911 per il cinquantenario dell’unificazione, ebbe risvolti grotteschi che l’ordito tematico e il registro stilistico del testo dannunziano non solo non smentiscono, ma anzi contribuiscono a rafforzare. A partire dalle ricerche condotte dall’autrice per la ricostruzione dettagliata dell’episodio bibliografico e letterario, l’intervento si concentra sulla lettura di queste pagine, di stile magniloquente e di involontaria ironia, che presero forma sul lido malinconico di Arcachon nei mesi in cui d’Annunzio cercava una lingua originale per la sua rinnovata creatività, guardando anche alla lezione di Dante.
Dantismo dannunziano tra indugi e paradossi
Laura Melosi
2018-01-01
Abstract
La complessa e controversa vicenda compositiva del proemio all’edizione monumentale della Divina Commedia, stampata da Leo S. Olschki nel 1911 per il cinquantenario dell’unificazione, ebbe risvolti grotteschi che l’ordito tematico e il registro stilistico del testo dannunziano non solo non smentiscono, ma anzi contribuiscono a rafforzare. A partire dalle ricerche condotte dall’autrice per la ricostruzione dettagliata dell’episodio bibliografico e letterario, l’intervento si concentra sulla lettura di queste pagine, di stile magniloquente e di involontaria ironia, che presero forma sul lido malinconico di Arcachon nei mesi in cui d’Annunzio cercava una lingua originale per la sua rinnovata creatività, guardando anche alla lezione di Dante.File | Dimensione | Formato | |
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