Il saggio tematizza la fenomenologia del confine nella prosa di Theodor Fontane in generale, tema peraltro sorprendentemente trascurato all'interno degli studi sulla poetica dello spazio nella sua narrativa. Quindi si focalizza su una rilettura del romanzo più noto dell'autore, Effi Briest (1898), alla luce di questa tematica e utilizzando il filtro ermeneutico della trasposizione cinematografica più nota del romanzo: l'omonimo film di Rainer Werner Fassbinder, che elegge il fenomeno del confine a chiave di lettura privilegiata.Partendo da una lacuna della filologia fontaniana, ovvero la scarsa focalizzazione della tematica del confine nella poetica di Theodor Fontane nonostante l’attenzione ai fenomeni topografici e topologici nella sua opera, il saggio si interroga in prima battuta sulla metodologia d’analisi utile a ricostruire e valorizzare nella prosa fontaniana la presenza di questo sfaccettato complesso tematico. Individuato poi nello schema narratologico di Monika Fludernik un modello interpretativo empirico adeguato, compie una rilettura del romanzo più famoso di Fontane, Effi Briest, alla luce della fenomenologia del confine, senza trascurarne la nota trasposizione filmica di Rainer Werner Fassbinder. Dalla disamina emerge anche un approfondimento dello Stoff melusinico in Effi Briest, aspetto studiato ma non sufficientemente collegato alla dimensione liminale.Der Aufsatz hebt am Anfang hervor, wie wenig sich die FontaneForschung trotz der den topographischen und topologischen Aspekten in seinem Œuvre gewidmeten Aufmerksamkeit mit der Thematik der Grenze beschäftigt hat. In der Folge interpretiert der Aufsatz nach einer Untersuchung der für dieses komplexe Thema geeigneten methodologischen Ansätze unter einem neuen Gesichtspunkt Fontanes bekanntesten Roman Effi Briest und nimmt auch seine berühmte Verfilmung Rainer Werner Fassbinders unter die Lupe. Dabei stützt er sich auf das Schema der Narratologin Monika Fludernik. Die Zentralität des Grenzphänomens in dieser Analyse ermöglicht auch die Vertiefung des vielstudierten Melusinenstoffes in dem Roman, dessen Liminalitäts-Implikation bisher unbeachtet blieb.

L’estetica del confine nell’opera di Theodor Fontane. Appunti per una rilettura di Effi Briest tra medium letterario e filmico

Scialdone, Maria Paola
2017-01-01

Abstract

Il saggio tematizza la fenomenologia del confine nella prosa di Theodor Fontane in generale, tema peraltro sorprendentemente trascurato all'interno degli studi sulla poetica dello spazio nella sua narrativa. Quindi si focalizza su una rilettura del romanzo più noto dell'autore, Effi Briest (1898), alla luce di questa tematica e utilizzando il filtro ermeneutico della trasposizione cinematografica più nota del romanzo: l'omonimo film di Rainer Werner Fassbinder, che elegge il fenomeno del confine a chiave di lettura privilegiata.Partendo da una lacuna della filologia fontaniana, ovvero la scarsa focalizzazione della tematica del confine nella poetica di Theodor Fontane nonostante l’attenzione ai fenomeni topografici e topologici nella sua opera, il saggio si interroga in prima battuta sulla metodologia d’analisi utile a ricostruire e valorizzare nella prosa fontaniana la presenza di questo sfaccettato complesso tematico. Individuato poi nello schema narratologico di Monika Fludernik un modello interpretativo empirico adeguato, compie una rilettura del romanzo più famoso di Fontane, Effi Briest, alla luce della fenomenologia del confine, senza trascurarne la nota trasposizione filmica di Rainer Werner Fassbinder. Dalla disamina emerge anche un approfondimento dello Stoff melusinico in Effi Briest, aspetto studiato ma non sufficientemente collegato alla dimensione liminale.Der Aufsatz hebt am Anfang hervor, wie wenig sich die FontaneForschung trotz der den topographischen und topologischen Aspekten in seinem Œuvre gewidmeten Aufmerksamkeit mit der Thematik der Grenze beschäftigt hat. In der Folge interpretiert der Aufsatz nach einer Untersuchung der für dieses komplexe Thema geeigneten methodologischen Ansätze unter einem neuen Gesichtspunkt Fontanes bekanntesten Roman Effi Briest und nimmt auch seine berühmte Verfilmung Rainer Werner Fassbinders unter die Lupe. Dabei stützt er sich auf das Schema der Narratologin Monika Fludernik. Die Zentralität des Grenzphänomens in dieser Analyse ermöglicht auch die Vertiefung des vielstudierten Melusinenstoffes in dem Roman, dessen Liminalitäts-Implikation bisher unbeachtet blieb.
2017
Edizioni Università di Macerata
Internazionale
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