L’ente ecclesiastico civilmente riconosciuto che svolge attività commerciale nel territorio italiano è soggetto alle norme di diritto comune che regolano i rapporti dell’impresa. Il fine di religione o di culto non pregiudica l’attribuzione del carattere di imprenditorialità. Tuttavia, i beni necessari al funzionamento delle attività istituzionali, non possono costituire oggetto di liquidazione concorsuale per il pagamento dei debiti dell’ente ecclesiastico, non facendo essi parte del patrimonio posto a garanzia generale delle obbligazioni assunte.
ENTI ECCLESIASTICI E AMMISSIBILITÀ ALLE PROCEDURE CONCORSUALI
Giuseppe Rivetti
2014-01-01
Abstract
L’ente ecclesiastico civilmente riconosciuto che svolge attività commerciale nel territorio italiano è soggetto alle norme di diritto comune che regolano i rapporti dell’impresa. Il fine di religione o di culto non pregiudica l’attribuzione del carattere di imprenditorialità. Tuttavia, i beni necessari al funzionamento delle attività istituzionali, non possono costituire oggetto di liquidazione concorsuale per il pagamento dei debiti dell’ente ecclesiastico, non facendo essi parte del patrimonio posto a garanzia generale delle obbligazioni assunte.File in questo prodotto:
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