The Article focuses on two different issues that emerged as a result of the conflict among powers settled by Constitutional Court, with decision no. 52 of 2016. The first issue is a procedural aspect: the constitutional conflict involves a Court of Cassation’s decision for reasons of jurisdiction (ex art. 111, co. 8, Cost). The second issue is concerning the substance of the case: a conflict between Political branch and Judiciary on the procedure regarding the agreements that could regulate the relationships between the State and the no-catholic religious confessions (ex art. 8, co. 3, of the Constitution). Hence, with regard to the first issue, the article analyses the relationship between the conflicts of jurisdiction, submitted to the Court of Cassation, and the conflicts of powers, submitted to the Constitutional Court (art. 134 Cost.). Concerning the second aspect, the issue is whether the Government’s refuse to initiate negotiations with a group who claims agreement is a non-justiciable political question – as the Constitutional Court has ruled – or not. The Article, focusing on the importance of the problems related to definig the confessional nature of a group (especially in the new European context), analyses the various steps of the decision and come, through the supreme principle of secularism, to highlight some critical profiles. ​

Il presente lavoro affronta quelli che si ritengono i due profili più interessanti del conflitto tra poteri risolto dalla sentenza Corte cost., n. 52 del 2016. Il primo riguarda un profilo processuale, dal rilevante impatto nell’ordinamento. Oggetto del conflitto, infatti, è stata per la prima volta una sentenza della Corte di Cassazione emessa sui motivi di giurisdizione (ex art. 111, co. 8 Cost.). Il lavoro, pertanto, ricostruisce il rapporto tra conflitti di giurisdizione, devoluti alla Corte di Cassazione, e conflitti tra poteri, devoluti alla Corte costituzionale ex art. 134, Cost., dibattuto sin dall’introduzione di quest’ultima nell’ordinamento. Il secondo affronta il merito della questione e, dunque, un conflitto tra Governo e Potere giurisdizionale sorto sulla procedura relativa alla stipula delle intese con le confessioni diverse dalla cattolica ex art. 8, comma 3 Cost. Posto che non esiste un diritto alla conclusione dell’intesa, il punto cruciale sta nello stabilire se la decisione del Governo di negare l’avvio delle trattative all’associazione richiedente sia un atto politico, come tale non sindacabile dal giudice, come ha stabilito la Corte costituzionale, o meno. Il lavoro, evidenziando l’importanza in tutta la vicenda della questione preliminare relativa alla definizione della natura confessionale o meno di un gruppo religioso (questione che trae ulteriore linfa dal contesto europeo), analizza i vari passaggi della sentenza, giungendo, attraverso il principio supremo di laicità, a evidenziarne alcuni profili critici.

Conflitti costituzionali e conflitti di giurisdizione sul procedimento relativo alla stipula delle intese ex art. 8, comma 3, Cost: riflessioni a partire da un delicato (e inusuale) conflitto fra poteri, tra atto politico e principio di laicità

Giuseppe Laneve
2017-01-01

Abstract

The Article focuses on two different issues that emerged as a result of the conflict among powers settled by Constitutional Court, with decision no. 52 of 2016. The first issue is a procedural aspect: the constitutional conflict involves a Court of Cassation’s decision for reasons of jurisdiction (ex art. 111, co. 8, Cost). The second issue is concerning the substance of the case: a conflict between Political branch and Judiciary on the procedure regarding the agreements that could regulate the relationships between the State and the no-catholic religious confessions (ex art. 8, co. 3, of the Constitution). Hence, with regard to the first issue, the article analyses the relationship between the conflicts of jurisdiction, submitted to the Court of Cassation, and the conflicts of powers, submitted to the Constitutional Court (art. 134 Cost.). Concerning the second aspect, the issue is whether the Government’s refuse to initiate negotiations with a group who claims agreement is a non-justiciable political question – as the Constitutional Court has ruled – or not. The Article, focusing on the importance of the problems related to definig the confessional nature of a group (especially in the new European context), analyses the various steps of the decision and come, through the supreme principle of secularism, to highlight some critical profiles. ​
2017
Associazione italiana dei costituzionalisti
Il presente lavoro affronta quelli che si ritengono i due profili più interessanti del conflitto tra poteri risolto dalla sentenza Corte cost., n. 52 del 2016. Il primo riguarda un profilo processuale, dal rilevante impatto nell’ordinamento. Oggetto del conflitto, infatti, è stata per la prima volta una sentenza della Corte di Cassazione emessa sui motivi di giurisdizione (ex art. 111, co. 8 Cost.). Il lavoro, pertanto, ricostruisce il rapporto tra conflitti di giurisdizione, devoluti alla Corte di Cassazione, e conflitti tra poteri, devoluti alla Corte costituzionale ex art. 134, Cost., dibattuto sin dall’introduzione di quest’ultima nell’ordinamento. Il secondo affronta il merito della questione e, dunque, un conflitto tra Governo e Potere giurisdizionale sorto sulla procedura relativa alla stipula delle intese con le confessioni diverse dalla cattolica ex art. 8, comma 3 Cost. Posto che non esiste un diritto alla conclusione dell’intesa, il punto cruciale sta nello stabilire se la decisione del Governo di negare l’avvio delle trattative all’associazione richiedente sia un atto politico, come tale non sindacabile dal giudice, come ha stabilito la Corte costituzionale, o meno. Il lavoro, evidenziando l’importanza in tutta la vicenda della questione preliminare relativa alla definizione della natura confessionale o meno di un gruppo religioso (questione che trae ulteriore linfa dal contesto europeo), analizza i vari passaggi della sentenza, giungendo, attraverso il principio supremo di laicità, a evidenziarne alcuni profili critici.
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