L’Historia comitum Ghisnensium et Ardensium (918-1203), redatta in latino da un oscuro prete, è cronaca che rintraccia quasi tre secoli di storia di una precisa contrada del Pas-de-Calais: Guînes et Ardres. Situati tra Calais e Saint-Omer, i due comuni, che contano oggi poche migliaia di abitanti, rivestivano nel XII secolo ben diversa importanza. Infatti all’epoca, i conti di Guînes, secondi solamente a quelli di Boulogne e Saint-Pol, controllavano praticamente il passaggio per Dover. L’opera sarà letta nella sua anonima traduzione francese quattro-cinquecentesca, pubblicata nel 1855 da Denis-Charles Godefroy-Ménilglaise. La qualità letteraria del testo traspare per le tonalità narrative che ne rendono gradevole la lettura: Lamberto narra bene, dà vita ai personaggi, informa attorno a molte cose. La vita feudale è fotografata con vividezza di particolari per il Nord della Francia, essendo i molteplici dettagli forniti, suscettibili di costruirne un affresco vivace: nel presente studio, ci soffermeremo sulle immagini della natura presenti nel testo, a metà strada tra raffigurazione del reale e valenza simbolica: natura umana, animale, fisica, geografica. La cultura filosofica del tempo, impregnata di razionalismo, orienta lo guardo di Lamberto, il quale ci regala un quadro completo della vita dell’uomo nel proprio contesto. Il lavoro è stato presentato al convegno « L’idée de nature au fil des siècles : arts, littératures, philosophie et société », organizzato all’università di Clermont-Ferrand i giorni 6 e 7 giugno 2018, il cui video è presente al sito http://videocampus.univ-bpclermont.fr/?v=jpLT89UA1ZFr
Images de la nature dans le Chronicon ghisnense et ardense de Lambert d'Ardres. Traduction française (anonyme) du XVe/XVIe siècle
L. Pierdominici
2017-01-01
Abstract
L’Historia comitum Ghisnensium et Ardensium (918-1203), redatta in latino da un oscuro prete, è cronaca che rintraccia quasi tre secoli di storia di una precisa contrada del Pas-de-Calais: Guînes et Ardres. Situati tra Calais e Saint-Omer, i due comuni, che contano oggi poche migliaia di abitanti, rivestivano nel XII secolo ben diversa importanza. Infatti all’epoca, i conti di Guînes, secondi solamente a quelli di Boulogne e Saint-Pol, controllavano praticamente il passaggio per Dover. L’opera sarà letta nella sua anonima traduzione francese quattro-cinquecentesca, pubblicata nel 1855 da Denis-Charles Godefroy-Ménilglaise. La qualità letteraria del testo traspare per le tonalità narrative che ne rendono gradevole la lettura: Lamberto narra bene, dà vita ai personaggi, informa attorno a molte cose. La vita feudale è fotografata con vividezza di particolari per il Nord della Francia, essendo i molteplici dettagli forniti, suscettibili di costruirne un affresco vivace: nel presente studio, ci soffermeremo sulle immagini della natura presenti nel testo, a metà strada tra raffigurazione del reale e valenza simbolica: natura umana, animale, fisica, geografica. La cultura filosofica del tempo, impregnata di razionalismo, orienta lo guardo di Lamberto, il quale ci regala un quadro completo della vita dell’uomo nel proprio contesto. Il lavoro è stato presentato al convegno « L’idée de nature au fil des siècles : arts, littératures, philosophie et société », organizzato all’università di Clermont-Ferrand i giorni 6 e 7 giugno 2018, il cui video è presente al sito http://videocampus.univ-bpclermont.fr/?v=jpLT89UA1ZFrFile | Dimensione | Formato | |
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