L’ideologia neoliberista, che da oltre un trentennio sta dominando l’economia e la politica, si basa sul presupposto che l’individuo è in competizione con altri individui. In questo contesto, si legittima l’aumento delle disuguaglianze a scapito di ampie fasce della popolazione. Il presente contributo intende ricostruire brevemente la storia del neoliberismo, proponendo, quale concetto principale attorno al quale pensare l’idea di un decent work, quello della competitività solidale estesa a tutto il pianeta. Competitività e solidarietà non si escludono: sono poli di un’antinomia che può evolvere in forme più inclusive se a prevalere è la solidarietà. La sola competitività genera frammentazione e prevaricazione. Occorre sviluppare un’antropologia che renda pensabile la competitività solidale, che pensi al benessere di tutte le persone, altrimenti il tema della dignitosità del lavoro rimane confinato solo alcune fasce privilegiate della popolazione. The neoliberal ideology, which for over thirty years is dominating economy and politics, is based on the assumption that the individual is competing with other individuals. In this context, the increase in inequalities is justified. The present contribution aims to briefly reconstruct the history of neoliberalism, proposing the solidary competitiveness as the basis to support the idea of decent work throughout the planet. Competitiveness and solidarity are the poles of an antinomy that can evolve into more inclusive forms only if solidarity prevails. Only competitiveness leads to fragmentation and to abuse of power. It is necessary to develop an anthropology able to define a solidary competitiveness; otherwise the theme of the decent work remains confined to only a few privileged population groups.

Verso una nuova antropologia del lavoro. Ricostruzione delle comunità e “competitività solidale”

POLENTA, Stefano
2017-01-01

Abstract

L’ideologia neoliberista, che da oltre un trentennio sta dominando l’economia e la politica, si basa sul presupposto che l’individuo è in competizione con altri individui. In questo contesto, si legittima l’aumento delle disuguaglianze a scapito di ampie fasce della popolazione. Il presente contributo intende ricostruire brevemente la storia del neoliberismo, proponendo, quale concetto principale attorno al quale pensare l’idea di un decent work, quello della competitività solidale estesa a tutto il pianeta. Competitività e solidarietà non si escludono: sono poli di un’antinomia che può evolvere in forme più inclusive se a prevalere è la solidarietà. La sola competitività genera frammentazione e prevaricazione. Occorre sviluppare un’antropologia che renda pensabile la competitività solidale, che pensi al benessere di tutte le persone, altrimenti il tema della dignitosità del lavoro rimane confinato solo alcune fasce privilegiate della popolazione. The neoliberal ideology, which for over thirty years is dominating economy and politics, is based on the assumption that the individual is competing with other individuals. In this context, the increase in inequalities is justified. The present contribution aims to briefly reconstruct the history of neoliberalism, proposing the solidary competitiveness as the basis to support the idea of decent work throughout the planet. Competitiveness and solidarity are the poles of an antinomy that can evolve into more inclusive forms only if solidarity prevails. Only competitiveness leads to fragmentation and to abuse of power. It is necessary to develop an anthropology able to define a solidary competitiveness; otherwise the theme of the decent work remains confined to only a few privileged population groups.
2017
Progedit
Internazionale
http://www.metis.progedit.com/anno-vii-numero-1-062017-lavoro-liquido/202-saggi/967-2017-07-10-09-57-36.html
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