Un modello nascosto: Orazio nelle Satyrae di Francesco Filelfo

Il saggio indaga sulla presenza di Orazio come modello autoriale, più che di genere, nelle Satyrae di Francesco Filelfo, una presenza ‘nascosta’, che travalica quanto rappresentato dalla semplice congerie dei rimandi. Il modello intellettuale del poeta latino, artefice della prima grande translatio letteraria del mondo orientale in quello occidentale, agisce come ideale legittimazione all’ingresso, anche in questo genere letterario, di autori e testi greci, coinvolti così, finalmente, in una tradizione che, in ragione dell’esclusiva appartenenza della satura alla romanità, in greco non si era mai espressa . Un contributo di grande rilievo, quindi, alla nuova impresa della translatio studiorum che prese forma sullo scenario umanistico dell’Italia del Quattrocento, e in cui il Tolentinate, con i suoi libri e soprattutto con i suoi scritti, ebbe una parte rilevantissima.