Utilizzando un procedimento sistematico di esclusione progressiva delle funzioni che possono essere svolte dal negozio unilaterale in genere si arriva alla conclusione che interrogarsi sull’ammissibilità del negozio unilaterale atipico è inutile, perché anche se, in via generale, dovesse rispondersi positivamente, di fatto al negozio unilaterale atipico, che pure abbia ricevuto la patente di legittimità, non residua in concreto alcun margine di operatività.Certo, vi sono delle fattispecie i cui effetti non paiono riconducibili alla classificazione impiegata nel presente lavoro, ma vale per esse lo stesso discorso che si è fin qui fatto: si tratta di figure tipiche. Tipici sono infatti i negozi unilaterali con effetto sanante di un vizio di invalidità, come la convalida o la conferma, o di un difetto di legittimazione, come la ratifica; tipico è l’atto di destinazione di cui all’art. 2645-ter c.c., di cui è controversa la struttura ; tipici sono, infine, gli atti che costituiscono esercizio di diritti potestativi, i quali pure, a loro volta, sono soggetti ad un principio di tassatività.

Sull'inutilità del negozio unilaterale atipico

DAMIANI, Enrico
2016-01-01

Abstract

Utilizzando un procedimento sistematico di esclusione progressiva delle funzioni che possono essere svolte dal negozio unilaterale in genere si arriva alla conclusione che interrogarsi sull’ammissibilità del negozio unilaterale atipico è inutile, perché anche se, in via generale, dovesse rispondersi positivamente, di fatto al negozio unilaterale atipico, che pure abbia ricevuto la patente di legittimità, non residua in concreto alcun margine di operatività.Certo, vi sono delle fattispecie i cui effetti non paiono riconducibili alla classificazione impiegata nel presente lavoro, ma vale per esse lo stesso discorso che si è fin qui fatto: si tratta di figure tipiche. Tipici sono infatti i negozi unilaterali con effetto sanante di un vizio di invalidità, come la convalida o la conferma, o di un difetto di legittimazione, come la ratifica; tipico è l’atto di destinazione di cui all’art. 2645-ter c.c., di cui è controversa la struttura ; tipici sono, infine, gli atti che costituiscono esercizio di diritti potestativi, i quali pure, a loro volta, sono soggetti ad un principio di tassatività.
2016
CEDAM
Nazionale
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