Il rovesciamento non inventa niente ma, ponendosi in continuità, ri-scopre la generatività di cui un pensiero non cessa di essere capace. Generatività di cui parla Umberto Muratore nella Postfazione del volume Ontologia, fenomenologia e nuovo umanesimo, edito da Fernando Bellelli ed Emanuele Pili , sottolineando come il cambiamento del metodo nell’approccio al pensiero rosminiano sia foriero anche di una nuova generatività dei contenuti di Antonio Rosmini. In queste pagine, tale generatività sarà interrogata alla luce della possibile svolta (affettiva) che, attraverso il tratto simbolico del rovesciamento, arreca un possibile rinnovamento della metafisica. Parliamo di tratto simbolico perché il rovescio è rigorosamente tale. Infatti, esso si conosce e si dà soltanto in una co-rispondenza originaria, ovvero in quanto è arrecato dal lato, per così dire, diritto, come il rovescio di un tappeto o di un ricamo sono ciò che rendono visibile il lato esposto, ciò che si vede. Quando, infatti, queste trame vengono rovesciate, stupisce il fatto che il lato visibile, il disegno, si forma effettivamente nel rovescio. Ma affinché ciò si dia occorre un interstizio, sebbene minimo, tra i due lati. Se tra diritto e rovescio vi fosse una continuità senza soluzione, vedremmo e capiremmo sempre la stessa cosa e non coglieremmo mai la differenza. Invece, la tela bianca che viene ricamata, è l’interstizio tra il disegno visibile e la trama non direttamente visibile ma che permette di vedere il visibile stesso. Si dirà che questo vale per il ricamo ma non per il tappeto, il quale non preesiste alla trama dei fili. Eppure, anche l’apparente semplicità di questo “oggetto” è interrotta perché l’intreccio dei fili non dispone solo un “disegno” ma anche un’intelaiatura che rompe la continuità dei lati facendosi contiguo. Un tappeto è un disegno che si dà in una trama di fili, con la quale nasce e che lo arreca e preserva, secondo la complessa natura del rovescio.

Rosmini e il passaggio dalla fenomenologia rovesciata del simbolico alla svolta affettiva della metafisica

CANULLO, Carla
2016-01-01

Abstract

Il rovesciamento non inventa niente ma, ponendosi in continuità, ri-scopre la generatività di cui un pensiero non cessa di essere capace. Generatività di cui parla Umberto Muratore nella Postfazione del volume Ontologia, fenomenologia e nuovo umanesimo, edito da Fernando Bellelli ed Emanuele Pili , sottolineando come il cambiamento del metodo nell’approccio al pensiero rosminiano sia foriero anche di una nuova generatività dei contenuti di Antonio Rosmini. In queste pagine, tale generatività sarà interrogata alla luce della possibile svolta (affettiva) che, attraverso il tratto simbolico del rovesciamento, arreca un possibile rinnovamento della metafisica. Parliamo di tratto simbolico perché il rovescio è rigorosamente tale. Infatti, esso si conosce e si dà soltanto in una co-rispondenza originaria, ovvero in quanto è arrecato dal lato, per così dire, diritto, come il rovescio di un tappeto o di un ricamo sono ciò che rendono visibile il lato esposto, ciò che si vede. Quando, infatti, queste trame vengono rovesciate, stupisce il fatto che il lato visibile, il disegno, si forma effettivamente nel rovescio. Ma affinché ciò si dia occorre un interstizio, sebbene minimo, tra i due lati. Se tra diritto e rovescio vi fosse una continuità senza soluzione, vedremmo e capiremmo sempre la stessa cosa e non coglieremmo mai la differenza. Invece, la tela bianca che viene ricamata, è l’interstizio tra il disegno visibile e la trama non direttamente visibile ma che permette di vedere il visibile stesso. Si dirà che questo vale per il ricamo ma non per il tappeto, il quale non preesiste alla trama dei fili. Eppure, anche l’apparente semplicità di questo “oggetto” è interrotta perché l’intreccio dei fili non dispone solo un “disegno” ma anche un’intelaiatura che rompe la continuità dei lati facendosi contiguo. Un tappeto è un disegno che si dà in una trama di fili, con la quale nasce e che lo arreca e preserva, secondo la complessa natura del rovescio.
2016
Edizioni Grafiser
Nazionale
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