L'art. 24, comma 4. d.l. n. 201/2012 incentiva la prosecuzione dell'attività lavorativa oltre il conseguimento dell'età pensionabile e fino a settant'anni. La disposizione è stata diversamente intepretata in dottrina e giurisprudenza sia quanto all'esistenza di un diritto del lavoratore alla prosecuzione sia con riguardo all'ambito di applicazione soggettivo. La recente decisione delle Sezioni Unite n. 17589/2015 esclude l'esistenza di un diritto del lavoratore e l'applicazione ai lavoratori subordinati iscritti a enti di previdenza privatizzati. Il pezzo ricostruisce sinteticamente l'elaborazione dottrinale e giurisprudenziale al riguardo e critica la negazione del diritto alla prosecuzione.
Le Sezioni Unite cancellano (di fatto) la prosecuzione del lavoro fino a settant’anni.
CANAVESI, Guido Luigi
2016-01-01
Abstract
L'art. 24, comma 4. d.l. n. 201/2012 incentiva la prosecuzione dell'attività lavorativa oltre il conseguimento dell'età pensionabile e fino a settant'anni. La disposizione è stata diversamente intepretata in dottrina e giurisprudenza sia quanto all'esistenza di un diritto del lavoratore alla prosecuzione sia con riguardo all'ambito di applicazione soggettivo. La recente decisione delle Sezioni Unite n. 17589/2015 esclude l'esistenza di un diritto del lavoratore e l'applicazione ai lavoratori subordinati iscritti a enti di previdenza privatizzati. Il pezzo ricostruisce sinteticamente l'elaborazione dottrinale e giurisprudenziale al riguardo e critica la negazione del diritto alla prosecuzione.File | Dimensione | Formato | |
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