Dopo l’arresto di Mussolini il 25 luglio 1943, di fronte a quella che sembra la caduta del fascismo e la fine della guerra, gli italiani trovano i propri riferimenti politici nei simboli nazionali. Ma due eventi cambiano tutto: l’armistizio dell’8 settembre del 1943 e la fuga del Re e del governo da Roma. In quei momenti, anche per reagire all’occupazione tedesca del paese, il movimento di resistenza si struttura attorno ai partiti antifascisti. Inizia così una guerra di liberazione nazionale, che però, dopo la nascita della Repubblica sociale di Mussolini e fino alla Liberazione nell’aprile del 1945, si affianca a una guerra civile e a una guerra sociale, cioè di classe, combattuta dai gruppi comunisti. Oltre alla Resistenza armata, nasce tuttavia anche una «resistenza civile», meno visibile, ma ugualmente importante, per spiegare come gli italiani si siano allontanati dal fascismo
Italia 1943-1945 : le ragioni della violenza
VENTRONE, Angelo
2015-01-01
Abstract
Dopo l’arresto di Mussolini il 25 luglio 1943, di fronte a quella che sembra la caduta del fascismo e la fine della guerra, gli italiani trovano i propri riferimenti politici nei simboli nazionali. Ma due eventi cambiano tutto: l’armistizio dell’8 settembre del 1943 e la fuga del Re e del governo da Roma. In quei momenti, anche per reagire all’occupazione tedesca del paese, il movimento di resistenza si struttura attorno ai partiti antifascisti. Inizia così una guerra di liberazione nazionale, che però, dopo la nascita della Repubblica sociale di Mussolini e fino alla Liberazione nell’aprile del 1945, si affianca a una guerra civile e a una guerra sociale, cioè di classe, combattuta dai gruppi comunisti. Oltre alla Resistenza armata, nasce tuttavia anche una «resistenza civile», meno visibile, ma ugualmente importante, per spiegare come gli italiani si siano allontanati dal fascismoI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.