Appalti pubblici e clausole ecologiche. Nuove conquiste per la «competitività non di prezzo» anche alla luce della recente disciplina europea

Il contributo analizza l’istituto delle clausole ecologiche negli appalti pubblici quale strumento di tutela (indiretta) del bene ambientale. Si tratta di un istituto tradizionale, che però subisce profonde modifiche ed assume maggiore rilevanza a seguito dell’approvazione della nuova disciplina europea in materia di contratti pubblici approvata nel 2014. Infatti, con essa si introducono importanti innovazioni, fra cui quella di maggiore rilevanza per il tema trattato è costituita dal criterio del «costo del ciclo di vita». Con tale criterio sarà possibile tener conto (nella relativa aggiudicazione del contratto) di tutti i costi legati alla «vita» di un bene oggetto d’appalto, fra cui quelli di raccolta e di riciclaggio. Infine, il contributo segnala alcuni rischi in termini di restrizione della concorrenza legati proprio all'utilizzo delle clausole ecologiche. Rischi riconducibili soprattutto ad alcune carenze contenute nella stessa normativa menzionata.