La chiave di lettura e di interpretazione del complesso rapporto tra ambiente geografico e comunità umane ha subito, dalla nascita della geografia come scienza, profonde evoluzioni influenzate dal contesto storico, tecnologico, culturale e filosofico; la rigida distinzione dei saperi che ha albergato per lungo tempo nelle consuetudini culturali, ha però impedito una costruzione teorica olistica che mettesse in interrelazione fra loro i vari campi del sapere, in modo tale da giungere ad una visione d’insieme delle problematiche relative alle società umane, che consenta una costruzione teorico-pratica delle complesse relazioni fra uomo ed ambiente, tanto in prospettiva sincronica, quanto diacronica . Alla luce dei cambiamenti globali che hanno investito l’umanità, appare, pertanto, indispensabile analizzare le nuove dinamiche che determinano un’influenza fondamentale sulla costruzione di un nuovo rapporto tra territorio, ambiente, economia e politica. Muovendosi in questa nuova prospettiva, risulta quantomeno curioso che nell’analisi dei fenomeni antropici e del rapporto tra spazio territoriale e comunità umane, solo raramente siano presenti accenni alla biogeografia, scienza affascinante ma sottovalutata, spesso relegata esclusivamente nel campo delle scienze biologiche e, dunque, non attenzionata a sufficienza nelle indagini territoriali, politiche ed economiche. In quest’ottica le analisi biogeografiche possono fornire alla scienza geografica spunti interessanti per comprendere in prospettiva attuale e storica, sincronica e diacronica, le dinamiche di popolamento della specie umana dalle origini ai giorni nostri. A ciò si aggiunga che, proprio in quanto scienza di sintesi tra diversi saperi che utilizza in maniera critica metodologie, risultati e dati provenienti dalla geografia fisica, dalla biologia molecolare, dalla fisiologia, dalla filogenetica, dalla paleontologia, dall’ecologia e dalla climatologia, consente di cogliere aspetti rilevanti, inserendo in prospettiva dinamica e spaziale i risultati già ottenuti settorialmente.

Geografia, biogeografia e dimensione spaziale dell'evoluzione

EPASTO, Simona
2012-01-01

Abstract

La chiave di lettura e di interpretazione del complesso rapporto tra ambiente geografico e comunità umane ha subito, dalla nascita della geografia come scienza, profonde evoluzioni influenzate dal contesto storico, tecnologico, culturale e filosofico; la rigida distinzione dei saperi che ha albergato per lungo tempo nelle consuetudini culturali, ha però impedito una costruzione teorica olistica che mettesse in interrelazione fra loro i vari campi del sapere, in modo tale da giungere ad una visione d’insieme delle problematiche relative alle società umane, che consenta una costruzione teorico-pratica delle complesse relazioni fra uomo ed ambiente, tanto in prospettiva sincronica, quanto diacronica . Alla luce dei cambiamenti globali che hanno investito l’umanità, appare, pertanto, indispensabile analizzare le nuove dinamiche che determinano un’influenza fondamentale sulla costruzione di un nuovo rapporto tra territorio, ambiente, economia e politica. Muovendosi in questa nuova prospettiva, risulta quantomeno curioso che nell’analisi dei fenomeni antropici e del rapporto tra spazio territoriale e comunità umane, solo raramente siano presenti accenni alla biogeografia, scienza affascinante ma sottovalutata, spesso relegata esclusivamente nel campo delle scienze biologiche e, dunque, non attenzionata a sufficienza nelle indagini territoriali, politiche ed economiche. In quest’ottica le analisi biogeografiche possono fornire alla scienza geografica spunti interessanti per comprendere in prospettiva attuale e storica, sincronica e diacronica, le dinamiche di popolamento della specie umana dalle origini ai giorni nostri. A ciò si aggiunga che, proprio in quanto scienza di sintesi tra diversi saperi che utilizza in maniera critica metodologie, risultati e dati provenienti dalla geografia fisica, dalla biologia molecolare, dalla fisiologia, dalla filogenetica, dalla paleontologia, dall’ecologia e dalla climatologia, consente di cogliere aspetti rilevanti, inserendo in prospettiva dinamica e spaziale i risultati già ottenuti settorialmente.
2012
Perugia: MORLACCHI University Press
Internazionale
http://www.vegajournal.org/content/archivio/59-anno-viii-numero-1/260-geografia-biogeografia-e-dimensione-spaziale-dellevoluzione
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