The judicial offices of the Court of Appeal of Reggio Calabria signed an agreement of cooperation and exchange of information about criminal proceedings involving juvenile victims of sexual or other forms of abuse. The intention, firstly, is to create a safety net for supporting and defending vulnerable victims from the risks of “secondary victimization”. There are seven key points of the protocol concerning criminal investigation: specialization of bodies involved in the proceedings; the communication and cooperation between the ordinary courts and juvenile court for the entire course of proceedings; the examination of the minor limited to a single “incidente probatorio” in criminal proceedings; specified guarantees “on protection of the child” while taking statements during the investigations; the use of special investigative tools (such as wiretaps) to get evidence about reliability of statements of the child; the identification of guarantees aimed at safeguarding integrity, privacy and procedural rights of the juvenile victims, and, ultimately, coordination of investigations when the offence was committed in complicity between adults and minors.

Gli uffici giudiziari del distretto di Corte d’appello di Reggio Calabria hanno siglato un accordo di cooperazione e scambio di informazioni nelle inchieste giudiziarie che riguardano minorenni abusati (il cui testo è pubblicato in appendice al contributo). L’intento perseguito è quello di tessere una rete di protezione che supporti la vittima vulnerabile e la difenda dai traumi derivanti dalla stessa procedura giurisdizionale che la costringe, attraverso il ricordo e il racconto, a rivivere il trauma subìto. Sono sette i punti-chiave del protocollo riferito all’inchiesta penale: la specializzazione degli organi coinvolti nel procedimento; la comunicazione e la cooperazione tra magistratura ordinaria e giudice minorile per tutto l’arco della procedura; l’audizione del minorenne (fulcro dell’accertamento) che dovrà essere svolta nelle forme dell’incidente probatorio; le garanzie “a protezione del minore” nell’assunzione di sommarie informazioni in fase di indagini; l’impiego di particolari strumenti investigativi (come le intercettazioni telefoniche) per potenziare la lotta contro i reati di abuso sessuale; l’individuazione di presidi a tutela dell’integrità, della riservatezza e dei diritti processuali del minore-persona offesa e, in ultimo, le particolari cautele da osservarsi nell’inchiesta quando il minorenne, oltre ad essere vittima, è anche autore del reato.

Modelli operativi nell'indagine penale a tutela dei minori vittime di abusi sessuali e maltrattamenti. L'esperienza nel distretto di Corte d'Appello di Reggio Calabria

CARACENI, Lina
2015-01-01

Abstract

The judicial offices of the Court of Appeal of Reggio Calabria signed an agreement of cooperation and exchange of information about criminal proceedings involving juvenile victims of sexual or other forms of abuse. The intention, firstly, is to create a safety net for supporting and defending vulnerable victims from the risks of “secondary victimization”. There are seven key points of the protocol concerning criminal investigation: specialization of bodies involved in the proceedings; the communication and cooperation between the ordinary courts and juvenile court for the entire course of proceedings; the examination of the minor limited to a single “incidente probatorio” in criminal proceedings; specified guarantees “on protection of the child” while taking statements during the investigations; the use of special investigative tools (such as wiretaps) to get evidence about reliability of statements of the child; the identification of guarantees aimed at safeguarding integrity, privacy and procedural rights of the juvenile victims, and, ultimately, coordination of investigations when the offence was committed in complicity between adults and minors.
2015
A. Giuffrè
Gli uffici giudiziari del distretto di Corte d’appello di Reggio Calabria hanno siglato un accordo di cooperazione e scambio di informazioni nelle inchieste giudiziarie che riguardano minorenni abusati (il cui testo è pubblicato in appendice al contributo). L’intento perseguito è quello di tessere una rete di protezione che supporti la vittima vulnerabile e la difenda dai traumi derivanti dalla stessa procedura giurisdizionale che la costringe, attraverso il ricordo e il racconto, a rivivere il trauma subìto. Sono sette i punti-chiave del protocollo riferito all’inchiesta penale: la specializzazione degli organi coinvolti nel procedimento; la comunicazione e la cooperazione tra magistratura ordinaria e giudice minorile per tutto l’arco della procedura; l’audizione del minorenne (fulcro dell’accertamento) che dovrà essere svolta nelle forme dell’incidente probatorio; le garanzie “a protezione del minore” nell’assunzione di sommarie informazioni in fase di indagini; l’impiego di particolari strumenti investigativi (come le intercettazioni telefoniche) per potenziare la lotta contro i reati di abuso sessuale; l’individuazione di presidi a tutela dell’integrità, della riservatezza e dei diritti processuali del minore-persona offesa e, in ultimo, le particolari cautele da osservarsi nell’inchiesta quando il minorenne, oltre ad essere vittima, è anche autore del reato.
Nazionale
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