L’immagine della rete, con i suoi mille nodi e legami, percorre dall’inizio alla fine il saggio che, partendo da una similitudine abbastanza diffusa (rete telematica e rete neuronale), cercano di sviscerarne le implicazioni cognitive, didattiche e glottodidattiche, in un continuo rimando dal supporto al contenuto e viceversa. La trattazione è suddivisa in quattro parti ed esplora la dimensione non lineare della conoscenza letteraria a partire da alcuni fondamenti filosofici ed epistemologici, per scendere poi nei dettagli più squisitamente glottodidattici e tecnici. Nella prima parte viene affrontato il passaggio dal testo lineare al sapere reticolare, avvalorando l’uso della mappa concettuale come nuovo sistema rappresentativo del sapere e sottolineando il nuovo valore del termine “biblioteca” in questo contesto, inteso non più come luogo fisico ma mentale. Nella seconda parte viene analizzata l’evoluzione che ha portato il libro a diventare testo e quindi ipertesto e le nuove funzioni del lettore-autore, non più semplice fruitore del testo ma parte attiva nel costruirne i percorsi di significato. Nella terza e nella quarta parte è l’ipertesto informatico a salire alla ribalta, in qualità di veicolo di sapere, ma anche di fucina di nuovi linguaggi e modalità espressive. Il saggio affronta la relazione tra ipertestualità e educazione letteraria da una prospettiva pluridisciplinare, riservando ampio spazio alla riflessione e offrendo validi spunti per l’approfondimento personale.
La conoscenza letteraria come sistema ipertestuale di conoscenza
COGNIGNI, EDITH
2004-01-01
Abstract
L’immagine della rete, con i suoi mille nodi e legami, percorre dall’inizio alla fine il saggio che, partendo da una similitudine abbastanza diffusa (rete telematica e rete neuronale), cercano di sviscerarne le implicazioni cognitive, didattiche e glottodidattiche, in un continuo rimando dal supporto al contenuto e viceversa. La trattazione è suddivisa in quattro parti ed esplora la dimensione non lineare della conoscenza letteraria a partire da alcuni fondamenti filosofici ed epistemologici, per scendere poi nei dettagli più squisitamente glottodidattici e tecnici. Nella prima parte viene affrontato il passaggio dal testo lineare al sapere reticolare, avvalorando l’uso della mappa concettuale come nuovo sistema rappresentativo del sapere e sottolineando il nuovo valore del termine “biblioteca” in questo contesto, inteso non più come luogo fisico ma mentale. Nella seconda parte viene analizzata l’evoluzione che ha portato il libro a diventare testo e quindi ipertesto e le nuove funzioni del lettore-autore, non più semplice fruitore del testo ma parte attiva nel costruirne i percorsi di significato. Nella terza e nella quarta parte è l’ipertesto informatico a salire alla ribalta, in qualità di veicolo di sapere, ma anche di fucina di nuovi linguaggi e modalità espressive. Il saggio affronta la relazione tra ipertestualità e educazione letteraria da una prospettiva pluridisciplinare, riservando ampio spazio alla riflessione e offrendo validi spunti per l’approfondimento personale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.