Questa ricerca nasce da una duplice esigenza: per un verso tentare di identificare conoscenze esperienze, abilità, competenze professionali e personali che favoriscono la scelta imprenditoriale; dall’altro, conoscere in che modo questa cultura si alimenta, innova, progredisce e si riversa in una cultura d’impresa condivisa attraverso la formazione. Per cercare di conseguire questi obiettivi è stato privilegiato come interlocutore l’imprenditore di micro-piccole e medio imprese, con storie relativamente recenti che hanno il vantaggio di essere ancora legate all’humus umano culturale e sociale da cui è nata la scelta che ha dato vita all’impresa. Per penetrare in queste realtà attraverso la mediazione dell’imprenditore è stato privilegiato l’approccio narrativo. Ci sono idee forti che tali diventano che quando la comunità comincia a farle proprie riscoprendone sensi e significati che da lungo tempo non avevano modo di emergere. Tra queste, nella comunità scientifica c’è sicuramente la riscoperta del valore della narrazione. Attraverso il racconto si comunica l’esperienza, si portano a galla pieghe anche nascoste di una biografia capaci di dare luce a lunghi itinerari di ricerca, di impegno, di professionalità e più in generale a percorsi di vita. Anche la pedagogia ha riscoperto questa pista da qualche decennio, ridimensionata la suggestione dello scientismo che ha lasciato anche tanto amaro in bocca rispetto alle attese messianiche che aveva lasciato intravedere. Ma non solo in pedagogia la narrazione ha ripreso slancio e riconoscimento. Il bisogno di autenticità, di ristabilire un rapporto con l’esperienza, di ritornare “alle cose”, di ritrovare un senso nel vissuto della quotidianità; tutto questo ha portato a riscoprire il valore della narrazione in ogni ambito, in ogni contesto in cui all’uomo sia data la possibilità di fare esperienza: dal privato, al pubblico al sociale al lavoro. Ma la messa a punto di strumenti conoscitivi più mirati, capaci di eliminare la distanza e la separazione metodologica introdotta dalla scienza per favorire un approccio più diretto con la vita, non è casuale. In un momento di crisi come quello che stiamo vivendo, quella ricerca metodologica esprime un’esigenza profonda, diffusa di stabilire, in ogni campo, un approccio conoscitivo più diretto, per conseguire, in vista dei cambiamenti da affrontare, una conoscenza più precisa della realtà. Di qui ha preso le mosse l’idea di conoscere il mondo del lavoro andando oltre il livello consentito da indagini statistiche, pure importanti, per cercare, attraverso la narrazione, di cogliere gli aspetti ideografici, specifici, che connotano un’esperienza che non può essere confusa o assimilata ad un’altra e per questo può solo essere raccontata, narrata nella irripetibilità del suo accadere.

Lavoro e formazione nelle micro, piccole, medie imprese. 14 imprenditori si raccontano.

CEGOLON, ANDREA
2012-01-01

Abstract

Questa ricerca nasce da una duplice esigenza: per un verso tentare di identificare conoscenze esperienze, abilità, competenze professionali e personali che favoriscono la scelta imprenditoriale; dall’altro, conoscere in che modo questa cultura si alimenta, innova, progredisce e si riversa in una cultura d’impresa condivisa attraverso la formazione. Per cercare di conseguire questi obiettivi è stato privilegiato come interlocutore l’imprenditore di micro-piccole e medio imprese, con storie relativamente recenti che hanno il vantaggio di essere ancora legate all’humus umano culturale e sociale da cui è nata la scelta che ha dato vita all’impresa. Per penetrare in queste realtà attraverso la mediazione dell’imprenditore è stato privilegiato l’approccio narrativo. Ci sono idee forti che tali diventano che quando la comunità comincia a farle proprie riscoprendone sensi e significati che da lungo tempo non avevano modo di emergere. Tra queste, nella comunità scientifica c’è sicuramente la riscoperta del valore della narrazione. Attraverso il racconto si comunica l’esperienza, si portano a galla pieghe anche nascoste di una biografia capaci di dare luce a lunghi itinerari di ricerca, di impegno, di professionalità e più in generale a percorsi di vita. Anche la pedagogia ha riscoperto questa pista da qualche decennio, ridimensionata la suggestione dello scientismo che ha lasciato anche tanto amaro in bocca rispetto alle attese messianiche che aveva lasciato intravedere. Ma non solo in pedagogia la narrazione ha ripreso slancio e riconoscimento. Il bisogno di autenticità, di ristabilire un rapporto con l’esperienza, di ritornare “alle cose”, di ritrovare un senso nel vissuto della quotidianità; tutto questo ha portato a riscoprire il valore della narrazione in ogni ambito, in ogni contesto in cui all’uomo sia data la possibilità di fare esperienza: dal privato, al pubblico al sociale al lavoro. Ma la messa a punto di strumenti conoscitivi più mirati, capaci di eliminare la distanza e la separazione metodologica introdotta dalla scienza per favorire un approccio più diretto con la vita, non è casuale. In un momento di crisi come quello che stiamo vivendo, quella ricerca metodologica esprime un’esigenza profonda, diffusa di stabilire, in ogni campo, un approccio conoscitivo più diretto, per conseguire, in vista dei cambiamenti da affrontare, una conoscenza più precisa della realtà. Di qui ha preso le mosse l’idea di conoscere il mondo del lavoro andando oltre il livello consentito da indagini statistiche, pure importanti, per cercare, attraverso la narrazione, di cogliere gli aspetti ideografici, specifici, che connotano un’esperienza che non può essere confusa o assimilata ad un’altra e per questo può solo essere raccontata, narrata nella irripetibilità del suo accadere.
2012
9788867600236
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
LAVORO E FORMAZIONE NELLE MPMI.pdf

accesso aperto

Tipologia: Documento in pre-print (manoscritto inviato all'editore, precedente alla peer review)
Licenza: DRM non definito
Dimensione 2.62 MB
Formato Adobe PDF
2.62 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11393/133212
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact