Il “politeismo di ritorno”, tipico del nostro tempo, appare legittimato dall’avallo postmoderno del politeismo, che lo accredita come forma alternativa di religiosità post-monoteistica. Questa sfida pone una serie di questioni che precedono la stessa distinzione fra politeismo e monoteismo: sul piano ontologico, alla proliferazione indifferenziata delle differenze corrisponde la neutralizzazione della Differenza metafisica fra finito e infinito; sul piano antropologico, l’antitesi tra fede e idolatria attesta l’intenzionalità religiosa come costitutiva di uno statuto umano abitato dalla Differenza; sul piano etico-religioso, l’atto idolatrico, più che una possibilità esterna rispetto a un presunto “grado zero” dell’umano, rappresenta un azzeramento autodistruttivo di tale statuto.
Differenze senza Differenza.L’idolatria nell’epoca postsecolare
ALICI, Luigino
2012-01-01
Abstract
Il “politeismo di ritorno”, tipico del nostro tempo, appare legittimato dall’avallo postmoderno del politeismo, che lo accredita come forma alternativa di religiosità post-monoteistica. Questa sfida pone una serie di questioni che precedono la stessa distinzione fra politeismo e monoteismo: sul piano ontologico, alla proliferazione indifferenziata delle differenze corrisponde la neutralizzazione della Differenza metafisica fra finito e infinito; sul piano antropologico, l’antitesi tra fede e idolatria attesta l’intenzionalità religiosa come costitutiva di uno statuto umano abitato dalla Differenza; sul piano etico-religioso, l’atto idolatrico, più che una possibilità esterna rispetto a un presunto “grado zero” dell’umano, rappresenta un azzeramento autodistruttivo di tale statuto.File | Dimensione | Formato | |
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