Michel Henry ha parlato a più riprese del dolore interrogandosi sulla “struttura fondamentale” che ne permette l’irriducibile sentimento. Questa struttura, per la quale ciò che è sentito caratterizza in proprio chi sente, è la Vita. Irriducibile a ogni oggettivazione, è grazie ad essa che i viventi si stringono in quella “comunità” nella quale, anche nel dolore, è possibile sperare; ché, secondo le parole consegnate dal Qoèlet, «finché si resta uniti alla società dei viventi, c’è speranza».
Sul dolore sulla speranza: Michel Henry alla prova di un chiasmo possibile
CANULLO, Carla
2011-01-01
Abstract
Michel Henry ha parlato a più riprese del dolore interrogandosi sulla “struttura fondamentale” che ne permette l’irriducibile sentimento. Questa struttura, per la quale ciò che è sentito caratterizza in proprio chi sente, è la Vita. Irriducibile a ogni oggettivazione, è grazie ad essa che i viventi si stringono in quella “comunità” nella quale, anche nel dolore, è possibile sperare; ché, secondo le parole consegnate dal Qoèlet, «finché si resta uniti alla società dei viventi, c’è speranza».File in questo prodotto:
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