La collana «Storia della stampa periodica per l’infanzia e la gioventù» si propone – attraverso il contributo di tutti i propri collaboratori – di raggiungere gli obiettivi scientifici di seguito elencati: a) elaborare specifiche categorie interpretative, mutuabili dalla storia dell’educazione, dalla storia della letteratura per l’infanzia e la gioventù, dalla storia del giornalismo e dalla storia dell’illustrazione, oltre che – più in generale – dalla storia della mentalità; b) analizzare dal punto di vista politico, sociale e culturale la genesi di un preconcetto antifumettistico che – diffusosi ampiamente nel “senso comune” – continua ancor oggi a gravare profondamente su questo genere iconico-letterario, inibendo le possibilità di un’analisi scientifica seria e rigorosa del fenomeno; c) accostare ad una storia della stampa periodica illustrata per l’infanzia e la gioventù e del fumetto una storia del “giornalinismo d’intento educativo”, individuando tra di esse linee di continuità e discontinuità; d) definire lo scarto sviluppatosi tra finalità educative e finalità ricreative nella stampa periodica per l’infanzia e la gioventù tra Ottocento e Novecento e determinarne le ragioni; e) definire lo scarto – direttamente proporzionale al precedente – sviluppatosi tra testo e immagine nella stampa periodica per l’infanzia e la gioventù tra Ottocento e Novecento e determinarne le ragioni più profonde, mutuando – ad esempio – le necessarie categorie interpretative dalla psicostoria e dalla neuropsichiatria dell’età evolutiva; f) capovolgere completamente la prospettiva d’indagine ed elaborare una “storia dei lettori dei periodici per l’infanzia e la gioventù”, analizzando a fondo le ragioni sociali e culturali del successo editoriale di questi stessi periodici e le profonde trasformazioni da essi determinate all’interno dell’immaginario e dei costumi di intere generazioni (mediante il ricorso a fonti in questo campo ancora inesplorate, come la posta dei lettori, le testimonianze orali, i diari, la memorialistica, i disegni e i “fumetti amatoriali”, fatti da bambini); g) ricostruire – così com’è stato recentemente fatto per l’editoria scolastico-educativa –la storia delle case editrici impegnate nella stampa periodica per l’infanzia e la gioventù; h) redigere i profili biografici da un lato di autori, scrittori e sceneggiatori dall’altro di figurinai, illustratori e disegnatori, oltre che dei meno noti ma non meno influenti ispiratori delle linee editoriali dei principali periodici per l’infanzia e la gioventù (si pensi a figure come quelle di Silvio Spaventa Filippi e Paolo Lorenzini, meglio noto con lo pseudonimo di Collodi Nipote)

Storia della stampa periodica per l'infanzia e la gioventù

ASCENZI, ANNA
2015-01-01

Abstract

La collana «Storia della stampa periodica per l’infanzia e la gioventù» si propone – attraverso il contributo di tutti i propri collaboratori – di raggiungere gli obiettivi scientifici di seguito elencati: a) elaborare specifiche categorie interpretative, mutuabili dalla storia dell’educazione, dalla storia della letteratura per l’infanzia e la gioventù, dalla storia del giornalismo e dalla storia dell’illustrazione, oltre che – più in generale – dalla storia della mentalità; b) analizzare dal punto di vista politico, sociale e culturale la genesi di un preconcetto antifumettistico che – diffusosi ampiamente nel “senso comune” – continua ancor oggi a gravare profondamente su questo genere iconico-letterario, inibendo le possibilità di un’analisi scientifica seria e rigorosa del fenomeno; c) accostare ad una storia della stampa periodica illustrata per l’infanzia e la gioventù e del fumetto una storia del “giornalinismo d’intento educativo”, individuando tra di esse linee di continuità e discontinuità; d) definire lo scarto sviluppatosi tra finalità educative e finalità ricreative nella stampa periodica per l’infanzia e la gioventù tra Ottocento e Novecento e determinarne le ragioni; e) definire lo scarto – direttamente proporzionale al precedente – sviluppatosi tra testo e immagine nella stampa periodica per l’infanzia e la gioventù tra Ottocento e Novecento e determinarne le ragioni più profonde, mutuando – ad esempio – le necessarie categorie interpretative dalla psicostoria e dalla neuropsichiatria dell’età evolutiva; f) capovolgere completamente la prospettiva d’indagine ed elaborare una “storia dei lettori dei periodici per l’infanzia e la gioventù”, analizzando a fondo le ragioni sociali e culturali del successo editoriale di questi stessi periodici e le profonde trasformazioni da essi determinate all’interno dell’immaginario e dei costumi di intere generazioni (mediante il ricorso a fonti in questo campo ancora inesplorate, come la posta dei lettori, le testimonianze orali, i diari, la memorialistica, i disegni e i “fumetti amatoriali”, fatti da bambini); g) ricostruire – così com’è stato recentemente fatto per l’editoria scolastico-educativa –la storia delle case editrici impegnate nella stampa periodica per l’infanzia e la gioventù; h) redigere i profili biografici da un lato di autori, scrittori e sceneggiatori dall’altro di figurinai, illustratori e disegnatori, oltre che dei meno noti ma non meno influenti ispiratori delle linee editoriali dei principali periodici per l’infanzia e la gioventù (si pensi a figure come quelle di Silvio Spaventa Filippi e Paolo Lorenzini, meglio noto con lo pseudonimo di Collodi Nipote)
2015
9788864340388
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