Viene discussa la capacità del clinico di raccogliere nell'incontro terapeutico l'infinitesimamente piccolo, grazie ad un approccio epistemologico che si realizza passo dopo passo nell'osservazione delle condizioni del processo terapeutico che, al di là delle differenze teoriche e tecniche, trovano nel gradiente di libertà interna dello psicoterapeuta il nocciolo della coscienza clinica. La caratteristica del pensare clincamente sta nella capacità di oltrepassare il limite dell'ovvietà, di evitare i luoghi comuni, coltivando una capacità intuitiva e di logica clinica. L'aspirazione alla verità psichica, intesa come atteggiamento che va di pari passo con la comprensione dei fatti, necessita di un esercizio mentale continuo per fa sì che la valenza della persona del clinico sia un fattore di cambiamento adeguato ed armonico per il paziente.
La persona dello psicoterapeuta come agente mutativo
CURTOLO, CRISTINA
2008-01-01
Abstract
Viene discussa la capacità del clinico di raccogliere nell'incontro terapeutico l'infinitesimamente piccolo, grazie ad un approccio epistemologico che si realizza passo dopo passo nell'osservazione delle condizioni del processo terapeutico che, al di là delle differenze teoriche e tecniche, trovano nel gradiente di libertà interna dello psicoterapeuta il nocciolo della coscienza clinica. La caratteristica del pensare clincamente sta nella capacità di oltrepassare il limite dell'ovvietà, di evitare i luoghi comuni, coltivando una capacità intuitiva e di logica clinica. L'aspirazione alla verità psichica, intesa come atteggiamento che va di pari passo con la comprensione dei fatti, necessita di un esercizio mentale continuo per fa sì che la valenza della persona del clinico sia un fattore di cambiamento adeguato ed armonico per il paziente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.