Tesi investigativa centrale che ha ispirato l'attività di ricerca di questa unità è che una comprensione approfondita della protratta conflittualità e instabilità che lacerano il Corno d'Africa contemporaneo, ed eventuali proposte operative di policy-making, non possono prescindere da una disamina approfondita di alcuni nodi tuttora irrisolti della storia della regione e del loro impatto sui processi di costruzione di spazi, politici, economici e identitari. Tra questi nodi, in particolare, l'unità di ricerca di Macerata ha individuato il ruolo svolto dalle prassi e culture militari nel processo di definizione delle politiche nazionaliste e di costruzione dello stato, l'ambiguità dei processi di costruzione degli spazi nazionali e in particolare l'ambigua valenza dei confini nazionali, a un tempo fondamentali per l'affermazione della sovranità degli stati e irrilevanti per le popolazioni che li abitano e che hanno nella mobilità trans-frontaliera il presupposto fondamentale per la loro sopravvivenza e, infine, nei processi di definizione e codificazione del diritto. Sulla base di questi presupposti, l'attività di ricerca svolta dall'unità dell'ateneo maceratese si è concentrata sul ruolo che gli ascari hanno avuto nei processi di definizione delle identità nazionali così come nell'avvio di strategie di mobilità sociale nei ristretti spazi operativi concessi dall'amministrazione coloniale italiana. In tale prospettiva una particolare attenzione è stata data anche al ruolo svolto dall'elaborazione del pensiero giuridico e amministrativo coloniale nel determinare le caratteristiche della mobilità territoriale e sociale in colonia. La ricerca è pertanto riuscita a ricostruire un analisi generale del ruolo svolto dagli ascari nell'incoraggiare processi di mobilità sociale all'interno della colonia Eritrea ma anche nel facilitare processi di mobilità sociale che, per la loro realizzazione prevedevano anche processi di mobilità territoriale, tramite il ricorso alla pratica dello “sconfinamento” nei territori limitrofi, e in particolare verso l'impero etiopico. Parallelamente a questa ricognizione generale del fenomeno degli ascari è stata prestata attenzione anche allo studio di traiettorie individuali tramite un approccio di tipo biografico che ha permesso di portare alla luce esperienze individuali di mobilità territoriale e sociale di ascari eritrei e e etiopici in contesto coloniale. Per quanto riguarda lo studio del ruolo svolto dal diritto coloniale nel determinare e condizionare i processi di mobilità sociale e territoriale, l'unità di ricerca ha svolto una vera e propria mappatura dei codici “eritrei” sviluppati in periodo coloniale e dell'attività di studio e codificazione del diritto consuetudinario eritreo condotta da parte di alcuni dei più eminenti giuristi italiani dell'inizio del 900. L'attività di ricerca, oltre che un intenso lavoro di aggiornamento bibliografico, ha implicato una prolungata attività di ricerca archivistica, svolta dai partecipanti presso i seguenti archivi: Archivio storico del del Ministero degli Affari Esteri in Roma, Archivio Storico dello Stato Maggiore dell'Esercito in Roma, Archivio Centrale dello Stato in Roma, Archivio storico della Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio in Bologna, Archivio storico della Carolinska Library in Uppsala, Archivio del Research and Documentation Centre in Asmara, Archivio e Biblioteca della Pavoni Library in Asmara, Archivio e Biblioteca dell'Institute of Ethiopian Studies in Addis Abeba. Le missioni di ricerca svolte in Eritrea, oltre al suddetto lavoro di documentazione archivistica e bibliotecaria hanno implicato attività di ricerca sul terreno con il ricorso a interviste orali. risultato dell'attività di ricerca svolta sono stati: 1) L'organizzazione di un panel in occasione del Convegno di studi africanisti Studi italiani sull’Africa a 50 anni dall’indipendenza, svoltosi a Napoli 30/9-2/10/2010. Tema del panel era «Sconfinamenti coloniali. La mobilità territoriale come reazione alle strategie coloniali di dominio in Africa Orientale», è stato coordinato da Uoldelul Chelati Dirar (Università di Macerata) ed ha visto la partecipazione di Isabella Rosoni (Università di Macerata), Alessandro Volterra, (Università di Roma Tre), Massimo Zaccaria (Università di Pavia) e Luigi Goglia (Università di Roma Tre) in qualità di relatori e di, Giulia Barrera (Ministero dei beni Culturali) in qualità di discussant. 2) Organizzazione di un convegno internazionale di studi dal titolo "Votare con i piedi. Amministrazione coloniale, borderlands e mobilità degli individui nell'Africa coloniale italiana." Il convegno si è svolto il 14 e il 15 ottobre 2010 presso l'Università degli Studi di Macerata con la partecipazione di numerosi relatori italiani e stranieri ed è stato una prima opportunità per esporre e discutere i risultati della ricerca. 3) E' inoltre previsto che i risultati della ricerca svolta dall'unita maceratese confluiscano in un volume collettaneo, comprensivo del lavoro svlto da tutte le unità afferenti al PRIN, dal titolo (provvisorio) Attraversamenti di memorie, di identità e di confini. Colonia e postcolonia come spazi diasporici.
Frontiere, conflitti, spostamenti di popolazioni e nazionalismi: costruzione dello Stato e delle identità nazionali nel Corno dell'Africa tra il 19° e il 20° secolo
CHELATI DIRAR, UOLDELUL;ROSONI, Isabella;
2008-01-01
Abstract
Tesi investigativa centrale che ha ispirato l'attività di ricerca di questa unità è che una comprensione approfondita della protratta conflittualità e instabilità che lacerano il Corno d'Africa contemporaneo, ed eventuali proposte operative di policy-making, non possono prescindere da una disamina approfondita di alcuni nodi tuttora irrisolti della storia della regione e del loro impatto sui processi di costruzione di spazi, politici, economici e identitari. Tra questi nodi, in particolare, l'unità di ricerca di Macerata ha individuato il ruolo svolto dalle prassi e culture militari nel processo di definizione delle politiche nazionaliste e di costruzione dello stato, l'ambiguità dei processi di costruzione degli spazi nazionali e in particolare l'ambigua valenza dei confini nazionali, a un tempo fondamentali per l'affermazione della sovranità degli stati e irrilevanti per le popolazioni che li abitano e che hanno nella mobilità trans-frontaliera il presupposto fondamentale per la loro sopravvivenza e, infine, nei processi di definizione e codificazione del diritto. Sulla base di questi presupposti, l'attività di ricerca svolta dall'unità dell'ateneo maceratese si è concentrata sul ruolo che gli ascari hanno avuto nei processi di definizione delle identità nazionali così come nell'avvio di strategie di mobilità sociale nei ristretti spazi operativi concessi dall'amministrazione coloniale italiana. In tale prospettiva una particolare attenzione è stata data anche al ruolo svolto dall'elaborazione del pensiero giuridico e amministrativo coloniale nel determinare le caratteristiche della mobilità territoriale e sociale in colonia. La ricerca è pertanto riuscita a ricostruire un analisi generale del ruolo svolto dagli ascari nell'incoraggiare processi di mobilità sociale all'interno della colonia Eritrea ma anche nel facilitare processi di mobilità sociale che, per la loro realizzazione prevedevano anche processi di mobilità territoriale, tramite il ricorso alla pratica dello “sconfinamento” nei territori limitrofi, e in particolare verso l'impero etiopico. Parallelamente a questa ricognizione generale del fenomeno degli ascari è stata prestata attenzione anche allo studio di traiettorie individuali tramite un approccio di tipo biografico che ha permesso di portare alla luce esperienze individuali di mobilità territoriale e sociale di ascari eritrei e e etiopici in contesto coloniale. Per quanto riguarda lo studio del ruolo svolto dal diritto coloniale nel determinare e condizionare i processi di mobilità sociale e territoriale, l'unità di ricerca ha svolto una vera e propria mappatura dei codici “eritrei” sviluppati in periodo coloniale e dell'attività di studio e codificazione del diritto consuetudinario eritreo condotta da parte di alcuni dei più eminenti giuristi italiani dell'inizio del 900. L'attività di ricerca, oltre che un intenso lavoro di aggiornamento bibliografico, ha implicato una prolungata attività di ricerca archivistica, svolta dai partecipanti presso i seguenti archivi: Archivio storico del del Ministero degli Affari Esteri in Roma, Archivio Storico dello Stato Maggiore dell'Esercito in Roma, Archivio Centrale dello Stato in Roma, Archivio storico della Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio in Bologna, Archivio storico della Carolinska Library in Uppsala, Archivio del Research and Documentation Centre in Asmara, Archivio e Biblioteca della Pavoni Library in Asmara, Archivio e Biblioteca dell'Institute of Ethiopian Studies in Addis Abeba. Le missioni di ricerca svolte in Eritrea, oltre al suddetto lavoro di documentazione archivistica e bibliotecaria hanno implicato attività di ricerca sul terreno con il ricorso a interviste orali. risultato dell'attività di ricerca svolta sono stati: 1) L'organizzazione di un panel in occasione del Convegno di studi africanisti Studi italiani sull’Africa a 50 anni dall’indipendenza, svoltosi a Napoli 30/9-2/10/2010. Tema del panel era «Sconfinamenti coloniali. La mobilità territoriale come reazione alle strategie coloniali di dominio in Africa Orientale», è stato coordinato da Uoldelul Chelati Dirar (Università di Macerata) ed ha visto la partecipazione di Isabella Rosoni (Università di Macerata), Alessandro Volterra, (Università di Roma Tre), Massimo Zaccaria (Università di Pavia) e Luigi Goglia (Università di Roma Tre) in qualità di relatori e di, Giulia Barrera (Ministero dei beni Culturali) in qualità di discussant. 2) Organizzazione di un convegno internazionale di studi dal titolo "Votare con i piedi. Amministrazione coloniale, borderlands e mobilità degli individui nell'Africa coloniale italiana." Il convegno si è svolto il 14 e il 15 ottobre 2010 presso l'Università degli Studi di Macerata con la partecipazione di numerosi relatori italiani e stranieri ed è stato una prima opportunità per esporre e discutere i risultati della ricerca. 3) E' inoltre previsto che i risultati della ricerca svolta dall'unita maceratese confluiscano in un volume collettaneo, comprensivo del lavoro svlto da tutte le unità afferenti al PRIN, dal titolo (provvisorio) Attraversamenti di memorie, di identità e di confini. Colonia e postcolonia come spazi diasporici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.