Il PRIN “Restauratori nelle province di Macerata e Fermo dalla fine del XVIII secolo ai nostri giorni: la creazione di un archivio informatizzato” (Prot. N. 2006102588/2006 del MIUR, responsabile nazionale prof.ssa Orietta Rossi Pinelli, Università degli Studi La Sapienza), ha affrontato lo studio delle vicende conservative di alcune collezioni locali e l’analisi del merito e del metodo di singoli interventi di restauro, al fine della intelligibilità critica delle opere interessate e, dunque, della correttezza del giudizio da darne sia storico che artistico ed estetico, nonché in funzione della corretta compilazione delle nuove schede conservative previste dal D.M. 10 maggio 2001.L’Università di Macerata ha potuto così offrire il proprio concorso all’obiettivo primario di questo progetto di ricerca nazionale, che, insieme alle Università di Roma La Sapienza (responsabile la professoressa Orietta Rossi Pinelli), di Siena (responsabile la professoressa Bernardina Sani), di Torino (responsabile la professoressa Michela di Macco), di Lecce (responsabile la professoressa Regina Poso), coinvolge anche l’Istituto Centrale per il Restauro di Roma del MIBAC e l’Associazione “Giovanni Secco Suardo”: la realizzazione di un archivio generale informatizzato del patrimonio documentario relativo ai restauri e ai restauratori italiani tra seconda metà del Settecento e i nostri giorni.
Restauratori nelle Province di Macerata e Fermo dalla fine del XVIII secolo ai nostri giorni: la creazione di un archivio informatizzato
DRAGONI, PATRIZIA;MEYER, SUSANNE ADINA;
2007-01-01
Abstract
Il PRIN “Restauratori nelle province di Macerata e Fermo dalla fine del XVIII secolo ai nostri giorni: la creazione di un archivio informatizzato” (Prot. N. 2006102588/2006 del MIUR, responsabile nazionale prof.ssa Orietta Rossi Pinelli, Università degli Studi La Sapienza), ha affrontato lo studio delle vicende conservative di alcune collezioni locali e l’analisi del merito e del metodo di singoli interventi di restauro, al fine della intelligibilità critica delle opere interessate e, dunque, della correttezza del giudizio da darne sia storico che artistico ed estetico, nonché in funzione della corretta compilazione delle nuove schede conservative previste dal D.M. 10 maggio 2001.L’Università di Macerata ha potuto così offrire il proprio concorso all’obiettivo primario di questo progetto di ricerca nazionale, che, insieme alle Università di Roma La Sapienza (responsabile la professoressa Orietta Rossi Pinelli), di Siena (responsabile la professoressa Bernardina Sani), di Torino (responsabile la professoressa Michela di Macco), di Lecce (responsabile la professoressa Regina Poso), coinvolge anche l’Istituto Centrale per il Restauro di Roma del MIBAC e l’Associazione “Giovanni Secco Suardo”: la realizzazione di un archivio generale informatizzato del patrimonio documentario relativo ai restauri e ai restauratori italiani tra seconda metà del Settecento e i nostri giorni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.