R.I.M.E.M. è un progetto a lungo termine finalizzato allo studio dell’evoluzione del paesaggio storico, da intendersi nella sua accezione più lata e pertanto in una prospettiva assolutamente diacronica che, come tale, non esclude neanche i campi di indagine propri dell’archeologia post-medievale. Tuttavia la totale assenza, nelle Marche, di una tradizione di studi dedicati all’archeologia medievale (a fronte di una corposa bibliografia storiografica), definisce come obiettivi particolarmente sensibili del progetto: - La raccolta delle fonti archeologiche atte a lumeggiare le trasformazioni che interessarono il periodo di passaggio tra tardoantico e altomedioevo, con particolare riguardo ai fenomeni di abbandono/continuità dei bacini insediativi e ai rapporti tra le ville tardo antiche e le curtes longobarde come quelle “magnae et spatiosae” menzionate nella donazione di Faroaldo II; - La definizione su base archeologica della configurazione dell’ insediamento rurale carolingio, quello cioè immediatamente precedente alla fase delle nutrite attestazioni documentarie relative alle curtes di età ottoniana (X sec.); - Lo studio delle strutture materiali riferibili alla prima fase dei processi di incastellamento; - La classificazione degli indicatori ceramici relativi alle fasi di vita di VIII e IX sec.; - La realizzazione di un Atlante delle Tecniche Edilizie medievali

R.i.m.e.m. - Ricerche sugli insediamenti medievali nell'entroterra marchigiano

MOSCATELLI, Umberto;
2009-01-01

Abstract

R.I.M.E.M. è un progetto a lungo termine finalizzato allo studio dell’evoluzione del paesaggio storico, da intendersi nella sua accezione più lata e pertanto in una prospettiva assolutamente diacronica che, come tale, non esclude neanche i campi di indagine propri dell’archeologia post-medievale. Tuttavia la totale assenza, nelle Marche, di una tradizione di studi dedicati all’archeologia medievale (a fronte di una corposa bibliografia storiografica), definisce come obiettivi particolarmente sensibili del progetto: - La raccolta delle fonti archeologiche atte a lumeggiare le trasformazioni che interessarono il periodo di passaggio tra tardoantico e altomedioevo, con particolare riguardo ai fenomeni di abbandono/continuità dei bacini insediativi e ai rapporti tra le ville tardo antiche e le curtes longobarde come quelle “magnae et spatiosae” menzionate nella donazione di Faroaldo II; - La definizione su base archeologica della configurazione dell’ insediamento rurale carolingio, quello cioè immediatamente precedente alla fase delle nutrite attestazioni documentarie relative alle curtes di età ottoniana (X sec.); - Lo studio delle strutture materiali riferibili alla prima fase dei processi di incastellamento; - La classificazione degli indicatori ceramici relativi alle fasi di vita di VIII e IX sec.; - La realizzazione di un Atlante delle Tecniche Edilizie medievali
2009
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