Il nucleo concettuale attorno a cui si addensano e confrontano ricerche, studi e indagini all’interno di questo volume, è rappresentato dal rapporto che intercorre tra identità e differenza, rispetto a meccanismi di esclusione e misconoscimento. Di fronte a nuove blindature prodotte da processi migratori, specchio di trasformazioni geopolitiche globali, ci si interroga su come l’alterità, nella sua complessa fenomenologia, investa la sfera giuridica retroagendo sul tessuto politico-sociale. L’opera documenta gli esiti del Convegno internazionale di studi “Auschwitz. Prima e oltre” promosso dall’Università degli Studi di Macerata e dall’Osservatorio di Genere - Istituto storico della Resistenza di Macerata, che ha messo al centro Auschwitz quale paradigma di una cesura o spartiacque nella storia, divenuto nel tempo memoria di come il progressivo sfaldarsi del senso del limite possa preludere alla catastrofe. Su quell'evento a lungo irrappresentabile appare possibile, e persino auspicabile, porsi domande in relazione al moltiplicarsi nella contemporaneità di quell’esposizione alla morte degli altri – intesa sia come pericolo che come espulsione o rifiuto – con lo sguardo rivolto a un passato che occorre continuare a narrare.
Esclusione, identità e differenza. Riflessioni su diritti e alterità
MATTUCCI, NATASCIA;SANTONI, CLAUDIA
2010-01-01
Abstract
Il nucleo concettuale attorno a cui si addensano e confrontano ricerche, studi e indagini all’interno di questo volume, è rappresentato dal rapporto che intercorre tra identità e differenza, rispetto a meccanismi di esclusione e misconoscimento. Di fronte a nuove blindature prodotte da processi migratori, specchio di trasformazioni geopolitiche globali, ci si interroga su come l’alterità, nella sua complessa fenomenologia, investa la sfera giuridica retroagendo sul tessuto politico-sociale. L’opera documenta gli esiti del Convegno internazionale di studi “Auschwitz. Prima e oltre” promosso dall’Università degli Studi di Macerata e dall’Osservatorio di Genere - Istituto storico della Resistenza di Macerata, che ha messo al centro Auschwitz quale paradigma di una cesura o spartiacque nella storia, divenuto nel tempo memoria di come il progressivo sfaldarsi del senso del limite possa preludere alla catastrofe. Su quell'evento a lungo irrappresentabile appare possibile, e persino auspicabile, porsi domande in relazione al moltiplicarsi nella contemporaneità di quell’esposizione alla morte degli altri – intesa sia come pericolo che come espulsione o rifiuto – con lo sguardo rivolto a un passato che occorre continuare a narrare.File | Dimensione | Formato | |
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