Contenuto, atto e rapporto rappresentano concetti normativi che, nel Codice Civile del 1942, concorrono a definire la fisionomia del contratto. Soltanto il rapporto però compare in sede di enunciazione della relativa nozione. Al contenuto infatti viene riservato un ruolo apparentemente discorsivo e interlocutorio, peraltro in seno a una disposizione tutt'altro che definitoria, poiché deputata non tanto a dire "cosa" l'autonomia contrattuale sia, quanto a riferire "come" essa si esplichi. L'atto invece si vuol distinguere rispetto al contratto e viene altresì nominato in seno a una norma dal carattere decisamente classificatorio. In realtà l'atto è il veicolo del contenuto cosicché quest'ultimo specifica l'atto e non il rapporto.
Il contenuto del contratto tra atto e rapporto
BARCHIESI, Luca
2005-01-01
Abstract
Contenuto, atto e rapporto rappresentano concetti normativi che, nel Codice Civile del 1942, concorrono a definire la fisionomia del contratto. Soltanto il rapporto però compare in sede di enunciazione della relativa nozione. Al contenuto infatti viene riservato un ruolo apparentemente discorsivo e interlocutorio, peraltro in seno a una disposizione tutt'altro che definitoria, poiché deputata non tanto a dire "cosa" l'autonomia contrattuale sia, quanto a riferire "come" essa si esplichi. L'atto invece si vuol distinguere rispetto al contratto e viene altresì nominato in seno a una norma dal carattere decisamente classificatorio. In realtà l'atto è il veicolo del contenuto cosicché quest'ultimo specifica l'atto e non il rapporto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.