Istituito all’inizio dell’Ottocento presso l’Accademia di Brera e trasferito nel 1897 nelle sale della Corte Ducale al Castello Sforzesco, il Museo d’Arte Antica è una delle più prestigiose istituzioni museali milanesi. Ospita, tra l’altro, una delle maggiori raccolte di scultura esistente in Italia: più di quattrocento opere esposte (e altre duemila nei depositi), databili tra il IV e il XVI secolo, in parte provenienti da ritrovamenti e salvataggi effettuati durante gli interventi di demolizione e di scavo compiuti tra Otto e Novecento nel centro di Milano, in parte frutto di lasciti e depositi, oppure di acquisti mirati, come nel caso della Pietà Rondanini di Michelangelo. Posto in coda al percorso, che è organizzato secondo un ordine cronologico, il marmo michelangiolesco è preceduto da altri importanti monumenti, da statue e complessi decorativi, integri o frammentari, che delineano una storia della scultura lombarda e, insieme, della stessa città di Milano tra Medioevo e Rinascimento: dall’età tardoantica alla conquista dei Longobardi, dal periodo carolingio al libero comune, dalla signoria dei Visconti al ducato degli Sforza. Nei quindici articoli in cui è diviso il volume vengono illustrate, in quindici sala per sala, le opere esposte, analizzate alla luce delle più recenti acquisizioni critiche e delle più aggiornate proposte interpretative. Segue un capitolo sulla Pietà Rondanini e, in coda, un repertorio completo del materiale esposto in museo, nel quale ciascun manufatto è illustrato da una fotografia e da una scheda tecnico-scientifica. Pur svolgendo la funzione di guida, volta ad accompagnare il visitatore nella visita al museo, l'opera è stata pensata e strutturata avendo in mente il fatto che, a parte quello pubblicato da Vigezzi nel 1934 (che si riferisce a un diverso allestimento e a una differente e più limitata selezione di pezzi rispetto a quelli esposti attualmente) non esiste a tutt'oggi un catalogo scientifico del museo di scultura del Castello Sforzesco di Milano: di qui la scelta di procedere alla presentazione sintetica ma analitica di tutto il materiale esposto, secondo un duplice sistema di comunicazione: testuale e descrittivo, nei diciassette capitoli in cui si articola, sala per sala, la narrazione; rigoroso e sintetico nel repertorio finale, dove ogni pezzo è illustrato da una fotografia e da una scheda tecnica essenziale, onde fornire sia al pubblico sia agli studiosi uno strumento completo e aggiornato di conoscenza delle collezioni, presentate sulla base degli studi più aggiornati. Oltre alla curatela del volume, spetta al sottoscritto la stesura dei primi sei capitoli, relativi alle prime sei sale del museo, dov'è esposto materiale scultoreo compreso tra il IV e l'inizio del XV secolo, mentre Maria Teresa Fiorio ha scritto i restanti undici capitoli sulle opere del XV-XVI secolo.

La scultura al Museo d'Arte Antica del Castello Sforzesco a Milano

VERGANI, Graziano Alfredo
2010-01-01

Abstract

Istituito all’inizio dell’Ottocento presso l’Accademia di Brera e trasferito nel 1897 nelle sale della Corte Ducale al Castello Sforzesco, il Museo d’Arte Antica è una delle più prestigiose istituzioni museali milanesi. Ospita, tra l’altro, una delle maggiori raccolte di scultura esistente in Italia: più di quattrocento opere esposte (e altre duemila nei depositi), databili tra il IV e il XVI secolo, in parte provenienti da ritrovamenti e salvataggi effettuati durante gli interventi di demolizione e di scavo compiuti tra Otto e Novecento nel centro di Milano, in parte frutto di lasciti e depositi, oppure di acquisti mirati, come nel caso della Pietà Rondanini di Michelangelo. Posto in coda al percorso, che è organizzato secondo un ordine cronologico, il marmo michelangiolesco è preceduto da altri importanti monumenti, da statue e complessi decorativi, integri o frammentari, che delineano una storia della scultura lombarda e, insieme, della stessa città di Milano tra Medioevo e Rinascimento: dall’età tardoantica alla conquista dei Longobardi, dal periodo carolingio al libero comune, dalla signoria dei Visconti al ducato degli Sforza. Nei quindici articoli in cui è diviso il volume vengono illustrate, in quindici sala per sala, le opere esposte, analizzate alla luce delle più recenti acquisizioni critiche e delle più aggiornate proposte interpretative. Segue un capitolo sulla Pietà Rondanini e, in coda, un repertorio completo del materiale esposto in museo, nel quale ciascun manufatto è illustrato da una fotografia e da una scheda tecnico-scientifica. Pur svolgendo la funzione di guida, volta ad accompagnare il visitatore nella visita al museo, l'opera è stata pensata e strutturata avendo in mente il fatto che, a parte quello pubblicato da Vigezzi nel 1934 (che si riferisce a un diverso allestimento e a una differente e più limitata selezione di pezzi rispetto a quelli esposti attualmente) non esiste a tutt'oggi un catalogo scientifico del museo di scultura del Castello Sforzesco di Milano: di qui la scelta di procedere alla presentazione sintetica ma analitica di tutto il materiale esposto, secondo un duplice sistema di comunicazione: testuale e descrittivo, nei diciassette capitoli in cui si articola, sala per sala, la narrazione; rigoroso e sintetico nel repertorio finale, dove ogni pezzo è illustrato da una fotografia e da una scheda tecnica essenziale, onde fornire sia al pubblico sia agli studiosi uno strumento completo e aggiornato di conoscenza delle collezioni, presentate sulla base degli studi più aggiornati. Oltre alla curatela del volume, spetta al sottoscritto la stesura dei primi sei capitoli, relativi alle prime sei sale del museo, dov'è esposto materiale scultoreo compreso tra il IV e l'inizio del XV secolo, mentre Maria Teresa Fiorio ha scritto i restanti undici capitoli sulle opere del XV-XVI secolo.
2010
9788857206196
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