Si tratta del catalogo della mostra “Orizzonti. Paesaggi dalle collezioni civiche monzesi” tenutasi al Serrone della Villa Reale di Monza dal 14 marzo 2009 al 3 maggio 2009, da me ideata e curata sia sotto il profilo scientifico sia sotto quello dell’allestimento. Mostra dedicata al consistente nucleo di dipinti di soggetto paesaggistico conservato presso i musei civici del capoluogo brianteo, cioè a un “genere” artistico che ha avuto una grande fioritura tra il XVI e il XX secolo e che è stato declinato in un’ampia casistica di varianti tipologiche ed espressive, le quali da un lato registrano le trasformazioni nel tempo del linguaggio figurativo e del gusto dei committenti, dall’altro permettono di ripercorrere i mutevoli sentieri del rapporto dialettico intessuto in parallelo tra l’uomo e la natura. Da questo assunto teorico ha avuto origine l’impianto della mostra, riflesso nel catalogo. Articolata in sette sezioni, essa ospita 115 dipinti prodotti tra il XVII e il XX secolo, con largo concorso soprattutto di opere della fine dell’Ottocento e della prima metà del Novecento. Tra di esse, oltre a tele che spaziano su luoghi e orizzonti lontani (dall’Africa all’America del Sud), molte rimandano all’ambito locale e sono riferibili ai grandi pittori attivi a Monza in quel periodo: da Pompeo Mariani a Emilio Borsa, da Eugenio Baroni ad Anselmo Bucci e Guido Caprotti, passando per Eugenio Spreafico ed Emilio Parma. Di qui la scelta di affiancare alle prime quattro sezioni cronologiche, in cui viene illustrato il percorso della pittura di paesaggio tra il Seicento e il primo Novecento, tre sezioni di taglio tematico, articolate come una sorta di percorso ideale che dalla cità di Monza (cui è dedicata la quinta sezione della mostra) si apre gradualmente verso il parco della Villa Reale (sesta sezione) e il paesaggio rurale circostante (settima sezione).
Orizzonti. Paesaggi dalle collezioni civiche monzesi
VERGANI, Graziano Alfredo
2009-01-01
Abstract
Si tratta del catalogo della mostra “Orizzonti. Paesaggi dalle collezioni civiche monzesi” tenutasi al Serrone della Villa Reale di Monza dal 14 marzo 2009 al 3 maggio 2009, da me ideata e curata sia sotto il profilo scientifico sia sotto quello dell’allestimento. Mostra dedicata al consistente nucleo di dipinti di soggetto paesaggistico conservato presso i musei civici del capoluogo brianteo, cioè a un “genere” artistico che ha avuto una grande fioritura tra il XVI e il XX secolo e che è stato declinato in un’ampia casistica di varianti tipologiche ed espressive, le quali da un lato registrano le trasformazioni nel tempo del linguaggio figurativo e del gusto dei committenti, dall’altro permettono di ripercorrere i mutevoli sentieri del rapporto dialettico intessuto in parallelo tra l’uomo e la natura. Da questo assunto teorico ha avuto origine l’impianto della mostra, riflesso nel catalogo. Articolata in sette sezioni, essa ospita 115 dipinti prodotti tra il XVII e il XX secolo, con largo concorso soprattutto di opere della fine dell’Ottocento e della prima metà del Novecento. Tra di esse, oltre a tele che spaziano su luoghi e orizzonti lontani (dall’Africa all’America del Sud), molte rimandano all’ambito locale e sono riferibili ai grandi pittori attivi a Monza in quel periodo: da Pompeo Mariani a Emilio Borsa, da Eugenio Baroni ad Anselmo Bucci e Guido Caprotti, passando per Eugenio Spreafico ed Emilio Parma. Di qui la scelta di affiancare alle prime quattro sezioni cronologiche, in cui viene illustrato il percorso della pittura di paesaggio tra il Seicento e il primo Novecento, tre sezioni di taglio tematico, articolate come una sorta di percorso ideale che dalla cità di Monza (cui è dedicata la quinta sezione della mostra) si apre gradualmente verso il parco della Villa Reale (sesta sezione) e il paesaggio rurale circostante (settima sezione).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.