L’obiettivo è di raccogliere dei contributi provenienti da orizzonti disciplinari e formativi vari, di lingue diverse aventi in comune il desiderio di avvicinare le persone attraverso la formazione linguistica e contemporaneamente di addentrarsi nella la diversità senza domarla, facendo dell’alterità la condicio sine qua non dell’incontro nella società civile. Sempre meno, per non ricondurre a sé o alienare al globale l’esperienza dell’altro. Si cerca di dare rilievo al perché delle scienze umane e sociali nel riportare la didattica delle lingue e delle culture in una posizione più centrale nel progetto educativo oggi europeo ma presto internazionale , perché l’utilizzo di concetti “trasversali” a più discipline e al loro inserimento nelle azioni didattiche ed educative. Benché lo studio delle lingue e la loro trasmissione didattica riconoscano il loro debito alla linguistica applicata si va oggi operando un cambiamento radicale : il campo d’investigazione tematico e metodologico si allarga, si mettono nuovamente in discussione le frontiere epistemologiche ma anche accademiche di un campo che si è costruito a fatica tra le discipline “da insegnare” e le direttrici della pedagogia. Da alcuni decenni ed in Europa in particolare la didattica delle lingue si è spostata dalla periferia dell’insegnamento e tende ad una posizione centrale e anche diramata che si dispiega nella formazione degli individui, tanto nel contesto scolastico che lungo tutta la vita.
Dialectique en contexte universitaire du plurilinguisme et du FLE en Italie. Réticences et ouvertures
LEVY, Danielle
2006-01-01
Abstract
L’obiettivo è di raccogliere dei contributi provenienti da orizzonti disciplinari e formativi vari, di lingue diverse aventi in comune il desiderio di avvicinare le persone attraverso la formazione linguistica e contemporaneamente di addentrarsi nella la diversità senza domarla, facendo dell’alterità la condicio sine qua non dell’incontro nella società civile. Sempre meno, per non ricondurre a sé o alienare al globale l’esperienza dell’altro. Si cerca di dare rilievo al perché delle scienze umane e sociali nel riportare la didattica delle lingue e delle culture in una posizione più centrale nel progetto educativo oggi europeo ma presto internazionale , perché l’utilizzo di concetti “trasversali” a più discipline e al loro inserimento nelle azioni didattiche ed educative. Benché lo studio delle lingue e la loro trasmissione didattica riconoscano il loro debito alla linguistica applicata si va oggi operando un cambiamento radicale : il campo d’investigazione tematico e metodologico si allarga, si mettono nuovamente in discussione le frontiere epistemologiche ma anche accademiche di un campo che si è costruito a fatica tra le discipline “da insegnare” e le direttrici della pedagogia. Da alcuni decenni ed in Europa in particolare la didattica delle lingue si è spostata dalla periferia dell’insegnamento e tende ad una posizione centrale e anche diramata che si dispiega nella formazione degli individui, tanto nel contesto scolastico che lungo tutta la vita.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Lévy_Dialectique-contexte-universitaire_2006.pdf
solo utenti autorizzati
Tipologia:
Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza:
DRM non definito
Dimensione
162 kB
Formato
Adobe PDF
|
162 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.