Destra e sinistra di fronte agli immigrati: identità politica o conflitto di interessi?

Nel saggio viene dato conto di una ricerca condotta sugli atteggiamenti degli autoctoni rispetto agli immigrati stranieri nella città di Bologna all'inizio degli anni Duemila. In particolare, vengono messi a confronto i ruoli esercitati sul fenomeno oggetto di studio da parte dell'identità politica individuale (orientamento di voto e grado di partecipazione politica) degli intervistati e dagli interessi materiali potenzialmente in conflitto tra autoctoni e nuovi venuti. Sul piano metodologico, si tratta di uno studio che impiega congiuntamente strumenti quantitativi (questionario comprendente, tra l'altro, scale di atteggiamento) e qualitativi (intervista in profondità). Complessivamente, i risultati indicano una maggiore chiusura sociale verso gli immigrati rilevabile in chi si identifica nella destra rispetto a chi è di sinistra. Tuttavia, mentre il pregiudizio espresso in forma esplicita è prerogativa del primo gruppo di soggetti, l'applicazione della dimensione latente - forma moderna e socialmente accettabile di pregiudizio - fa sì che gli atteggiamenti di chi è di destra e di sinistra si avvicinino, soprattutto in condizioni di basso grado di partecipazione politica. Anche il livello di istruzione si dimostra un fattore in grado di influire sul livello di pregiudizio, dato che all'aumentare del titolo di studio diminuiscono gli atteggiamenti negativi verso il target group. Benchè il campione non sia rappresentativo, la ricerca contribuisce a gettare luce sul progressivo cedimento dei referenti ideologici e su una tendenziale vulnerabilità della sinistra di fronte al fenomeno dell'immigrazione.